Abusi sessuali dal suocero della sorella

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Arriva alla prima udienza una delica vicenda che risale all’estate di tre anni fa. Un 46enne compare oggi alla sbarra.

VEGLIE – Arriva davanti ai giudici della prima sezione penale del Tribunale di Lecce, una torbida storia che vede come protagonista una quindicenne e il suocero della sorella maggiore. L’imputato, 46 anni di Veglie, è accusato di atti sessuali sulla ragazzina. Palpeggiamenti che la quindicenne sarebbe stata costretta non solo a subire ma anche a compiere.

Teatro delle presunte violenze sarebbe stata la spiaggia, e poi il boschetto di Torre Lapillo. Qui l’adulto sarebbe andato a fare una passeggiata con la presunta vittima e il suo fratellino, di qualche anno più piccolo. I fatti contestati si sarebbero verificati il 14 giugno di tre anni fa. In quell’occasione le due famiglie si erano riunite, per pranzare insieme nella residenza estiva di un amico. Nel pomeriggio i genitori della presunta vittama erano andati via, lasciando i tre figli con l’uomo, di cui si fidavano ciecamente. E mentre la maggiore dei tre era rimasta a casa col suo fidanzato (figlio dell’imputato), oggi suo marito, gli altri due erano usciti a fare un giro con lui. Le presunte violenze sarebbero state consumate proprio in quella circostanza. Alla luce del sole, l’uomo avrebbe cercato di approfittare della ragazzina cercando di evitare sguardi indiscreti. Ma lei, una volta tornata a casa, avrebbe raccontato tutto ai genitori, che hanno denunciato l’accaduto dando via alle indagini. La querela è finita sulla scrivania del sostituto procuratore Stefania MIninni, che, al termine degli accertamenti, ha chiesto ed ottenuto il rinvio a giudizio dell’imputato.Le confessioni della presunta vittima che con la sua famiglia si è costituita parte civile con l’avvocato Silvio Verri, sono state raccolte nel corso di un incidente probatorio. Oggi, nel corso della prima udienza del processo, davanti al colleggio, presieduto dal giudice Gabriele Perna, sarà ascoltata la testimonianza della sorella maggiore, del marito e dell’amico, proprietario della casa di Torre Lapillo. L’imputo è assistito, d’ufficio dagli avvocati Gabriella Mastrolia ed Elio Maggio.

M.Serr

Tratto dalla Gazzetta del Mezzogiorno – Lecce – di Venerdì 15 febbraio 2013, pag XIII

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