“Grottella, fu strage di mafia; risarcimento ai familiari

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Torna all’attenzione del Tribunale la richiesta del legale dei congiunti di Patera e Arnesano 
“Grottella, fu strage di mafia; risarcimento ai familiari
Domani sarà valutata la richiesta di un risarcimento che dovrebbe essere erogato dal Fondo di rotazione per le vittime della mafia

 

VEGLIE – Strage della Grottella: all’attenzione del Tribunale di Lecce, sezione distaccata di Nardò, la richiesta di risarcimento dei danni non patrimoniali ai familiari dei vigilantes barbaramente uccisi nel 1999, durante una violenta rapina ai danni di due furgoni portavalori della Velialpol.
L’udienza decisiva è prevista per domani. Nella strage, compiuta con inaudita crudeltà, persero la vita Luigi Pulli, Raffaele Arnesano e Rodolfo Patera. Gli eredi di Pulli, essendo questi deceduto in seguito all’impatto con l’automezzo dei banditi, vennero risarciti subito dalla compagnia di assicurazioni interessata.
Per le giovanissime vedove, i figli ed i parenti delle altre due vittime dilaniate dalle bombe, nessuno ha mai provveduto al risarcimento essendo i responsabili della strage, tutti condannati, nulla tenenti e reclusi presso diversi istituti di pena.
Il risarcimento non è stato consentito nemmeno tramite il “Fondo di rotazione per la solidarietà alle vittime dei reati di tipo mafioso” del Ministero dell’Interno, per mancanza del presupposto essenziale per il riconoscimento, ovvero l’accertamento che si è trattato, appunto, di crimine mafioso.
Le cose sono cambiate nel 2011, quando è intervenuta una nuova sentenza della Corte di Assise di Lecce con la quale l’efferato episodio è stato ritenuto organizzato da una struttura mafiosa pericolosissima. Da quel momento si è aperta la concreta possibilità di risarcimento, tramite accesso al Fondo di rotazione, anche a favore dei parenti di Arnesano e Patera.
Su iniziativa dell’avvocato Maria Lucia Pagliara, legale dei congiunti delle vittime, dunque, alla fine dello scorso anno è stata inoltrata, e finalmente positivamente accolta, l’istanza per l’accesso al Fondo di rotazione per ottenere le prime somme ai sensi della legge 512 del 1999.
L’attuale e ulteriore procedimento al vaglio del Tribunale di Nardò, riguarda un secondo risarcimento del danno complessivamente subito dai parenti, richiesto sulla scorta di quelli riconosciuti più volte dal Tribunale di Palermo ai parenti delle vittime della strage Borsellino.
L’avvocato Pagliara, dopo aver rimesso nei termini la nuova richiesta di risarcimento, ha depositato cinque ricorsi di undici assistiti, per un importo di diversi milioni di euro.
I ricorsi, nei quali sono state respinte tutte le eccezioni del Fondo di rotazione, sono ora al vaglio di un magistrato togato di Nardò il quale, nell’udienza fissata per domani, dopo aver acquisito la sentenza integrale della Corte di Assise di Lecce, si riserverà la decisione. Quest’ultima è attesa per le prossime settimane.



Rosario FAGGIANO

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