Gennachi rilancia un governo cittadino basato sui programmi.

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Dibattito aperto sul DOPO-APRILE

Veglie. <<Il sindaco Aprile, sfinito, si è finalmente dimesso dando ragione alle solite Cassandre che, giĂ  dal primo giorno del suo insediamento, avevano predetta la sua anticipata fine. Grandi conoscitori, questi Cassandre, della politica del non fare.>>. Nicola Gennachi interviene sulle vicende che hanno portato all’abbandono di Aprile. L’ex vicesindaco, che con la sua assenza in Consiglio ha contribuito a far mancare i numeri alla maggioranza, nei giorni scorsi ha chiarito su Facebook che il suo non era un gesto di protesta contro Aprile, <<ma nei confronti di un sistema che puĂ² portare solo alla paralisi della vita di un paese, se non si trova la determinazione giusta per superare delle inerzie ormai strutturate nell’ organizzazione dei servizi>>. L’ ex vicesindaco smentisce, in primo luogo, i <<guerrafondai>> che <<spudoratamente>> mentirebbero nel sostenere l’ inoperositĂ  del sindaco. Aprile invece, avrebbe amministrato in un perodo di grave crisi. Secondo Gennachi non avrebbe fallito Apirle ma la politica, incapace di utilizzare le potenzialitĂ  esenti in Consiglio. Poi, nel ricordare i precedenti che hanno visto gli ultimi quattro sindaci di Veglie sfiduciati o in difficoltĂ  nell’ ultima fase del loro mandato, si chiede: <<Posso pensare che sia il sindaco di turno l’ elemento incapace? credo invece, che non ci si impegni tanto ad amministrare, quanto a cercare di buttare giĂ¹ il sindaco il prima possibile. La politica ha il dovere di riappropiarsi di sane regole democratiche. Non è scritto da nessuna parte che se un sindaco che non trova i numeri, il Consiglio non possa trovare nuovi programmi che permettano al paese di essere governato fino alla scadenza naturale del mandato. Oggi – conclude – c’è bisogno di riscoprire la passione del fare la politica, di riprendere il dialogo e di affrontare i problemi reali di una comunitĂ  che  sul punto di perdere l’ orientamento>>.

 

Rosario Faggiano

[Tratto da La gazzetta del mezzogiorno del 18 Aprile 2014]

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