Ancora una volta le vicissitudini politiche di Veglie occupano spazi sui quotidiani. E sono notizie non certo confortanti che si aggiungono alle tante percepite come negative in un momento storico di difficoltà globale, in campo economico e sociale. Non entro in merito alle dimissioni del Sindaco Sandro Aprile, per rispetto e stima personale che ho nei suoi confronti, ma vorrei esprimere una riflessione. Sembrerebbe che negli ultimi dieci anni sia cambiato il mondo sotto tutti i profili, ma niente o pochissimo é cambiato per il nostro amato Paese, in cui la velocità del tempo è quasi ferma allo zero assoluto. Ormai le solite tristi frasi di piazza, ” …Veglie é sempre lo stesso ” vuol essere un eufemismo per chi é scontento di qualcosa, un po’ per chi si aspettava qualcosa, poi per chi avrebbe voluto qualcosa, ancora per chi vuol nascondere qualcosa, per chi a prescindere vuol contestare qualcosa, per colui che vuole additare e incolpare qualcosa o qualcuno, e poi ancora. Mai niente che vada bene, con una visione oltre il pessimismo cosmico. Tutti critichiamo e siamo criticati, mai pensare positivo ed esprimere proposte costruttive. Possibile che non ci sia mai un’analisi seria e condivisa , un’assunzione di responsabilità seria per chi decide di mettersi in gioco e in campo, con obiettivi, progetti e promesse? Credo che é giunta l’ora, meglio é scaduto il tempo, per cui noi cittadini, con meno pessimismo, con più fiducia, ma soprattutto con più coraggio dobbiamo prenderci per mano e per mano prendere questo paese e rimetterlo in moto. Dobbiamo ricrederci, e ricredere che c’è ancora chi ha voglia di fare onesta politica , che ha capacità e umiltà di farlo : la soddisfazione dell’uomo non è semplicemente ricchezza economica ma ricchezza interiore, quella che ha un valore inestimabile e che si prova quando si è fatto qualcosa di utile per gli altri, per la comunità, per chi ne ha bisogno.Il valore di un uomo si misura dalle poche cose che crea, non dai molti beni che accumula. Kahlil Gibran. Io credo che c’è bisogno di una profonda innovazione, di volti nuovi anche nella politica, e che dovremmo incentivare e sostenere chi, con onestà, impegno e coraggio deciderà di dare il proprio contributo al Paese e quindi scendere in campo, magari con punti di vista o idee diverse, ma comunque in un dibattito politico costruttivo per il paese. Che siano di destra, di centro o sinistra, ma che abbiano nella diversità lo stesso obiettivo morale e sociale del fare per il territorio e quindi per i cittadini. E io credo che ce ne siano tante e con tante capacità e professionalità , giovani e meno giovani, e che se incoraggiate potrebbero dare un valore aggiunto al territorio , rappresentare una nuova linfa vitale alla ormai stanca politica del Paese : il coraggio, l’impegno, la volontà del fare per gli altri premia sempre.
Dove siete? E’ giunta l’ora . Venite fuori. Prendiamo per mano questo Paese.
Scusate l’utopica riflessione.
Salvatore Russo.