VIOLENZA PRIVATA L’IPOTESI DI REATO AL VAGLIO DELLA PROCURA DI LECCE
«Un clima talmente ostile da provocare stress e forte stato d’ansia»
VEGLIE – Minacce e pressioni nei confronti di un’insegnante del posto e il preside di una scuola di Veglie finisce sotto inchiesta con l’accusa di violenza privata. L’indagine è stata aperta dal sostituto procuratore Paola Guglielmi sulla scorta della denuncia presentata in Procura dalla donna che ha consentito di aprire un fascicolo d‘indagine. Nel frattempo i carabinieri della stazione di Veglie hanno ascoltato una ventina di docenti in servizio presso la scuola per capire quanto ci sia di vero nel racconto fornito dalla maestra. I fatti risalgono all’anno scolastico appena concluso. La donna, a suo dire, per parecchi mesi, avrebbe subito minacce, pressioni da parte del preside nel corso delle varie riunioni anche alla presenza degli altri colleghi. Si sarebbe instaurato un clima talmente ostile che le avrebbe procurato un forte stato d’ansia e di stress di cui la maestra ancora soffre. In questa prima fase dell’indagine i carabinieri, su delega del magistrato inquirente, hanno già provveduto ad ascoltare alcuni colleghi della docente i cui nomi erano contenuti nella denuncia presentata in Procura. Il contenuto delle testimonianze, almeno per il momento, è da considerarsi top-secret. Secondo l’accusa, la maestra nel corso dell’anno scolastico, avrebbe subito continue vessazioni anche durante gli incontri pomeridiani con i genitori dei suoi studenti in maniera da sminuire la professionalità dell’insegnante svilendo pubblicamente il suo operato. Con una cadenza quasi quotidiana il preside avrebbe controllato e monitorato il registro dell’insegnante.Tali comportamenti da parte del preside sarebbero risultati così asfissianti nei riguardi di una sola insegnante e mai generalizzati per cui si sta accertando se tra “vittima” degli abusi e responsabile ci fossero ruggini dettati da altri motivi e che hanno generato rapporti così tesi tra i due. La docente ha così deciso di presentare querela in Procura circa un mese fa dando l’input alle indagini. Da quanto accertato finora il quadro delle accuse a carico del presidente residente a Veglie così come l’insegnante si starebbe gradualmente ridimensionando. Questi presunti attriti, in ogni caso, non avrebbero generato ripercussioni negative sul rendimento dei giovani allievi nel corso dell’anno scolastico che avrebbero tranquillamente proseguito e concluso le lezioni e i litigi sarebbero rimasti in forma completamente privata. Il preside, come prevedibile, continua tranquillamente a ricoprire il proprio incarico e sarà così, secondo gli investigatori, anche il prossimo anno. Ora si attendono gli ulteriori sviluppi dell’inchiesta. Non è escluso che il magistrato inquirente possa disporre l’ascolto di altri dipendenti dell’Istituto in qualità di persone informate dei fatti.
Francesco OLIVA
(Tratto dal Nuovo Quotidiano di Puglia del 21/6/2014)