Lettera in riferimento alla via crucis del 14/04/2017
GIUSTIZIA E’ STATA FATTA
Leggo con stupore le rimostranze di qualche Gruppo Politico e quanto riportato nella nota del Comandante della Polizia Municipale e, dopo aver effettuato una attenta lettura di quello che si è scritto, pur correndo il rischio di andare controcorrente, sento il dovere di esprimere la mia vicinanza agli operatori della Polizia Municipale per un attacco così violento ed ingiustificato nei loro confronti.
Faccio notare che processione del Venerdì Santo è una rievocazione, per chi crede, di un evento importante nella storia dell’umanità: la passione e morte di Gesù Cristo.
Faccio notare, altresì, che alcuni nostri concittadini, superando il trasporto emotivi, sono arrivati a calarsi prontamente nel ruolo di alcuni personaggi della rievocazione storica.
Mi riferisco, in altri termini, a tutti coloro che pilatescamente si sono lavati le mani davanti a quanto verificatosi, cercando di primeggiare, in ogni modo, in quell’esercizio squallido dello scarica barile.
Nella nota del Comandante, che è a conoscenza dell’esiguo numero di operati, si legge che in eventi precedenti i rappresentanti della Polizia Municipale hanno svolto egregiamente il proprio compito, pur nella ristrettezza dei numeri.
I fatti loro contestati (omessa vigilanza, mancate sanzioni ai trasgressori) rappresentano il momenti più alto di ipocrisia della natura umana.
Mi chiedo infatti se la mancata applicazione delle varie sanzioni è da imputare ai singoli operatori, oppure ad un inqualificabile atteggiamento collettivo che risponde alla logica del “ .. non vedo, non sento, non agisco”, con un messaggio subliminale fatto passare in alcuni atti amministrativi che lo stesso Comandante segnalava: gli incassi delle varie sanzioni amministrative sono stati rivisti in difetto.
Ma mi chiedo di più: i cittadini dev’erano? I cartelli che vietavano la sosta degli autoveicoli chi li ha letti?
Gli unici veri crocifissi quella sera sono stati i vigili in servizio, ai quali oltre al danno si aggiungerà la beffa di una sanzione esemplare: saranno valutati negativamente, con pesanti ricadute economiche sui loro già martoriati stipendi (riferendomi al ruolo ricoperto di responsabile sindacale, devo ricordare al Comandante, all’Amministrazione ed ai cittadini tutti che i contratti dei dipendenti pubblici non si rinnovano più da nove anni e che concorsi nelle pubbliche amministrazioni, anche al fine di garantire un ricambio generazionale, non se ne fanno più da anni!!!)
Un altro passaggio che mi ha lasciato un po’ perplesso riguardava la designazione di un nuovo Medico del Lavoro, da parte del Sindaco, al fine di valutare con maggiore chiarezza le limitazioni riscontrate al personale in servizio. Mi chiedo (forse interpretando male il passaggio): quello che valutava prima non era affidabile?
Ricordo al Sindaco, peraltro dirigente sanitario, che il medico decide in scienza e coscienza; se ritiene che alcune diagnosi siano, per così dire, un po’ troppo compiacenti nei confronti dei singoli operatori, ha tutti gli strumenti per ricorrere nelle sedi opportune, sino a segnalare eventuali illeciti alla magistratura.
Non dobbiamo dimenticare che gli operatori della Polizia Municipale sono i primi interlocutori con cui il cittadino si interfaccia, e per questo sono bersagli facili.
Prima di giudicare, e l’occasione della Settimana Santa era una imperdibile occasione, bisogna imparare a conoscere il lavoro che gli stessi svolgono, in maniera silenziosa e senza alcun clamore, ogni giorno.
Occorre, però, dire che le nostre città non saranno più sicure se ci saranno Vigili, o altre Forze dell’Ordine ed Autorità, inflessibili ed invincibile come RAMBO, ma solo se il senso civico di ognuno di noi prevarrà sui personalismi e sugli egoismi.
Su questa vicenda ora, sicuramente, si spegneranno i riflettori e tutto sarà come prima: giustizia è stata fatta e chi pagherà lo sappiamo già.
Veglie 27/04/2017
Segretario Regionale UIL FPL
Dott. Damiano NICOLI’