13 luglio 2018 ore 21,00 – “Chi ha paura di Aldo Moro” – La storia come non la conoscete

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Un pezzo della storia d’Italia visto da prospettive che non conoscete. Controvoci riporta a Veglie la compagnia Teatro Prisma con un nuovo capolavoro. 

 

13 Luglio 2018 ore 21,00 –  ex Convento dei Francescani  Veglie (Le)

CHI HA PAURA DI ALDO MORO

scritto e diretto dal regista Giovanni Gentile

con l’attrice Barbara Grilli

Dopo il successo di due anni fa dello spettacolo teatrale “Palmina, amara terra mia”, “Controvoci” per il suo 20esimo compleanno, in collaborazione con il Comune di Veglie (Le), riporta a Veglie il regista Giovanni Gentile e l’attrice Barbara Grilli per una nuova magistrale e coinvolgente interpretazione, questa volta dedicata ad Aldo Moro, del quale quest’anno ricorrono i 40 anni dalla morte.

Chi ha paura di Aldo Moro”, l’ultimo capolavoro del regista pluripremiato Giovanni Gentile con il quale, in poco più di un’ora, ripercorreremo la vicenda che ha cambiato il corso della Storia d’Italia.

La ripercorreremo, però, guardandola da più punti di vista, come se ci fossero diverse telecamere a riprendere gli eventi materiali e i percorsi personali dei protagonisti.

Un padre di famiglia, politico per professione e per passione, una ragazza appena laureata in Filosofia, un operaio della Siemens, un maresciallo dei Carabinieri ligio al suo dovere, un governo che “non s’ha da fare”, bugie e verità mischiate che danzano un minuetto sulla vita e sulla morte, su ferite che, ancora oggi, stentano a rimarginarsi. E sullo sfondo “coloro che tra una messa e l’altra”, come diceva Pasolini, hanno deciso per cinquant’anni il destino di noi tutti. Si tenterà di riannodare il filo con quella generazione che, da una parte e dall’altra della barricata, sconta ancora oggi lutti e dolore.

Chi ha avuto paura di liberare Aldo Moro? Può uno Stato che si dice democratico non tentare qualunque strada per riportare a casa l’ostaggio? E chi oggi, a distanza di quarant’anni dai fatti, ha ancora paura di Aldo Moro?

“…ma poi chi l’ha vinta questa guerra? Io sono morto e quelli si sono fatti trent’anni di galera. E allora dove sono i vincitori? Lo Stato? Quale Stato? Il mio, no di certo.”

 

 

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