Lei è l’uomo forte che aspettavano gli italiani? Dimostri la sua forza con i “pezzi grossi”, allora!
Ministro dell’Interno Matteo Salvini, dopo la formazione del governo, lei in pochi giorni è riuscito a prendersi la scena politica, diventando così il ministro di cui tutti parlano. L’uomo forte di cui l’Italia e gli italiani avevano bisogno. Lei ha sfidato l’Unione Europea, ha alzato la voce, ha preso delle decisioni “coraggiose” nella lotta all’immigrazione. E’ riuscito a portare dalla sua parte un’alta percentuale d’opinione pubblica, anche sua avversaria politica, dimostrando una notevole capacità comunicativa. Riuscendo ad affrontare un problema che per gli italiani è diventato prioritario. In virtù di tutto questo io le rivolgo un appello sentito e disperato.
Ministro Salvini dichiari una lotta dura alle mafie. Liberi l’Italia dai mafiosi,dai camorristi, dagli ‘ndranghetisti, dai corrotti, dai trafficanti. Ci liberi dal cancro che sta ammazzando l’Italia ed in particolare il Sud a cui lei tiene tanto. Vada a San luca a combattere l’ndrangheta e cerchi di capire perchè da anni nessun politico si candida per amministrare il paese. Vada a Castelvetrano, paese di Matteo Messina Denaro e faccia vedere i “muscoli” dello Stato. Spieghi alla gente, come sa fare lei, l’importanza dell’antimafia. La gente capirà. Vada a Napoli, a Scampia. Porti la legalità, i servizi, la scuola, il lavoro. Vada in tutti i comuni sciolti per mafia. Sostenga tutti coloro che nell’esercizio dei propri poteri,combattono le mafie. Ci renda orgogliosi si essere italiani e non più riconosciuti all’estero solo come paese della mafia, pizza e mandolino. Inoltre, utilizzi il suo talento comunicativo per convincere gli italiani a ribellarsi ed a lottare contro le mafie facendoli reagire con forza e sdegno ai poteri malavitosi che soffocano interi territori. Parli ai giovani e li sproni a reagire ed a prendersi ciò che gli spetta. Approfitti ora di questo consenso popolare. Lei è stato forte con i deboli. Ora sia forte con i “pezzi forti”. Questa sarà per lei la grande vera sfida.
P.S. Mi raccomando non si dimentichi di Giulio Regeni, un giovane italiano talentuoso e brillante che durante un viaggio-studio in Egitto, nello svolgere una ricerca per una delle più prestigiose università del mondo, è stato brutalmente torturato.
Giulio Regeni ha subito ogni tipo di tortura al punto da non essere più riconosciuto dai suoi stessi genitori, che da anni lottano per sapere la verità sulla sua morte. La prego non lasci soli questi genitori. Sono italiani e, come dice lei, “prima gli italiani”. Lei sarà d’accordo con me che qualche immigrato in meno non vale la vita di un giovane italiano.
Buon lavoro. Gli italiani la ringrazieranno.
Valentina Vecchies