Di seguito riportiamo l’intervento della dott.ssa Zanelia Landolfo durante il Consiglio Comunale del 03/06/2020. Durante il Consiglio è stata approvata la Mozione di Sfiducia, al Sindaco Dott. Claudio Paladini, con 10 voti a favore e 6 contrari.
Signor Presidente, signor consiglieri, signor Sindaco
Da opposizione, quale siamo noi del gruppo consiliare Veglie dei Cittadini, potevamo, senza scrupolo, una volta constatato il totale sgretolamento della maggioranza che ha retto questa amministrazione, ricorrere insieme agli altri colleghi consiglieri al blitz delle dimissioni “ultra dimidium”, le dimissioni contestuali di oltre la metà dei consiglieri comunali e lasciare che le considerazioni politiche, le riflessioni, le valutazioni, le critiche, gli apprezzamenti, gli attacchi , si svolgessero tutti nel limbo del contesto social o della piazza . Qualche articolo di giornale, qualche comparsata televisiva, qualche appello accorato, qualche insulto, qualche tafferuglio verbale tutto come da copione e poi….tutto sarebbe scemato nel dimenticatoio, labilissima com’ è la memoria collettiva!
Ci mettiamo invece la faccia e non ci trinceriamo dietro il paravento di un schermo o di una identità virtuale, ma siamo qui in carne ed ossa a fare quello che ogni persona che svolga un seppur minimo ruolo istituzionale deve fare! Conoscere lo stato dei fatti, valutare la situazione, instaurare un franco dibattito che non significa per forza di cose attacco a testa bassa, aprire un dialogo politico, seppur critico ed assumere decisioni conseguenti.
Questa Amministrazione non ha mai manifestato la sensibilità politica ed istituzionale di dover rendere conto al consiglio comunale e quindi alla cittadinanza, delle avverse vicende che hanno interessato la maggioranza fin dall’inizio della sua esperienza! Arroccandosi nella totale chiusura, ha sempre scelto di minimizzare, di far finta di niente e andare avanti e se non fosse stato per le sollecitazioni di queste opposizioni, non si sarebbe mai affrontata la questione della fragilità politica di questa amministrazione.
Ricordiamo a tal proposito il consiglio comunale del 09 giugno 2016, dove sempre e solo su sollecitazione delle opposizioni, si riuscì ad affrontare la questione dei tre consiglieri fuoriusciti dalla maggioranza. Se non lo avessimo fatto noi, nessuno si sarebbe preso la responsabilità di affrontare il tema. Stessa situazione si ripete con le dimissioni consegnate nelle mani del Sindaco da parte di due assessori che di fatto passano con le loro decisioni tra le fila delle opposizioni. Abbiamo anche in questo caso sollecitato un chiarimento politico su quanto stava accadendo, ma forse la questione è stata ritenuta un fatto privato dall’amministrazione e noi stiamo ancora aspettando.
Fatto è che nè il Sindaco, nè quel che resta della maggioranza, ha mai sentito il dovere di rendere conto in Consiglio Comunale dello sconquasso politico che ha vissuto e stava vivendo. Ma non si può far finta di niente ed andare avanti come se nulla fosse accaduto, si può e si deve lealmente verificare se sussistono le condizioni che legittimano la prosecuzione di una compagine di governo! La verità è che il Consiglio Comunale non è mai stato ritenuto da questa amministrazione il vero unico luogo deputato al dibattito politico, alla partecipazione democratica, alla verifica del permanere delle condizioni e dei presupposti legittimi perchè un’amministrazione possa continuare ad esistere e governare!
Noi, continuando a metterci la faccia, diciamo che tali condizioni non ci sono ora e non c’erano fin dalla prima grave crisi politica che ha visto prendere le distanze dalla maggioranza di ben tre consiglieri, nè il Sindaco si è mai preoccupato di farci comprendere per quale motivo ad appena un anno di distanza dal suo insediamento, l’Amministrazione aveva già dato prova di un logoramento interno che dava a noi ragione di quello che abbiamo sempre affermato e cioè che è stata costruita una lista per vincere e non per governare, quasi che la funzione di governo fosse l’ultima delle finalità e preoccupazioni di quest’amministrazione. Noi lo abbiamo sempre detto, lo abbiamo sempre segnalato….e lo abbiamo fatto anche spronando l’attività di governo, segnalando opportunità, assumendoci anche la responsabilità di non boicottare o di non contrastare l’azione di governo nelle poche occasioni in cui finalmente si portavano al voto del consiglio comunale provvedimenti utili per la cittadinanza! Tanto che da una parte siamo stati indicati come opposizione debole e dall’altra …dalla vostra parte….vi siete vantati che noi saremmo stati la stampella di sostegno esterno della vostra amministrazione!.
Argomenti questi che non ci toccano e non ci riguardano se solo si rifletta su tutta l’attività di opposizione da noi portata avanti in questi anni, dove sempre abbiamo denunciato la totale paralisi dell’aziona amministrativa, abbiamo sempre lamentato la mancanza di progettualità, l’assenza di una visione politica da parte dell’amministrazione e che indicasse la necessaria pianificazione di obiettivi da perseguire per consentire a questo paese di ritrovare la spinta verso lo sviluppo e la crescita economica e sociale. Invece abbiamo assistito all’inerzia amministrativa con buona pace delle promesse all’elettorato: promesse da marinaio di crescita, di sviluppo, di stabilità politica ed amministrativa, di innovazione sociale, di partecipazione (faccio osservare che nemmeno le Consulte sono state insediate !).
Bisognava concludere subito che se non vi erano le condizioni necessarie per continuare, si doveva avere il coraggio e la lealtà di ammetterlo e non trascinare l’amministrazione ed il paese nella lunga agonia ove siamo arrivati e senza che alla nostra città in questi cinque anni siano stati consegnati concreti risultati. Spesso ci siamo chiesti : per cosa verrà ricordata l’amministrazione Paladini? Per la Pubblica Illuminazione che tiene buona parte del paese e per buona parte dell’anno al buio? Per le opere ereditate dalle precedenti amministrazioni e che ancora non sono consegnate alla fruizione dei cittadini? per un pò di asfalti? per cosa? Veglie è esclusa dai fondi per la rigenerazione urbana, Veglie non fruirà dei fondi Radici e Ali per la valorizzazione dei contenitori cuturali, Veglie non ha aderito ai Distretti Urbani del Commercio necessari per ottenere fondi per la valorizzazione delle aree urbane del commercio, Veglie non dispone ancora di un auditorium, di una piccola sala teatrale ove far produrre cultura, non dispone di un centro di aggregazione per gli anziani …insomma forse sarà ricordata per le feste ed il carnevale? La qual cosa non sarebbe stata assolutamente sbagliata se non fossero state concepite come fini a sè stesse e se invece avessero costituito un tassello fondamentale di una strategia politica ed amministrativa che mirasse a far diventare tali eventi patrimonio culturale permanente e caratterizzante di questa città, quali attrattori di turismo e di produttività. Qual’è quindi il valore aggiunto con cui l’amministrazione Paladini riconsegna la città ai cittadini di Veglie? Noi non troviamo risposte positive, ci limitiamo a constatare che la città è ferma a cinque anni fa!
Richiamando la nota prot. 5295 del 04 aprile u.s. con cui ha comunicato ai consiglieri l’intenzione di ricomporre al più presto la Giunta anche in considerazione della grave situazione di emergenza sanitaria che ha colpito l’Italia, il Sindaco con proprio decreto n. 12 del 27 aprile 2020 azzera la Giunta “anche al fine di ottenere concreto ed effettivo rilancio dell’azione amministrativa che risulta di fondamentale importanza in questo momento di gravissima crisi sociale e sanitaria” . Con successivo decreto n. 15 del 05 maggio u.s. nomina poi la nuova Giunta. A pochissimi giorni di distanza dalla scadenza naturale del mandato, il Sindaco dunque in uno slancio di produttività, ritiene quindi che sia necessario un rilancio dell’azione amministrativa, quella stessa azione amministrativa che per cinque anni è rimasta immersa in un sonno letargico ove ha trascinato tutti i suoi protagonisti, tanto che ben sei di quelli lo hanno abbandonato…forse non ne potevano più….. ed ora pretende di rivitalizzarla, farla diventare scoppiettante, in uno strettissimo lasso di tempo che il caso gli ha concesso poichè a causa della pandemia si potrà votare non prima del 15 settembre.
Naturalmente, al di la delle formule magiche che qualche funzionario ha dovuto cucire ad hoc per dare uno straccio di dignità ad un provvedimento legittimo, egli non ha nemmeno fatto lo sforzo di individuare quali azioni e quali interventi mettere in campo per rilanciare la famosa azione amministrativa ( a fine mandato aggiugiamo noi, quando ormai anche solo la ristrettezza dei tempi fa comprendere la strumentalità delle mosse del Sindaco) Nè, tanto meno, ha ritenuto di dover comunicare al Consiglio in cosa consisterebbe tale rilancio dell’azione amministrativa, quali obiettivi dovrebbero essere perseguiti, quali risorse dovrebbero essere messe in campo , quali progetti dovrebbero essere realizzati. A pochi giorni dalla scadenza naturale del mandato amministrativo, nella pervicace ostinazione a non voler prendere atto di non essere più il capo di una maggioranza di governo egli avrebbe dovuto solo fare l’unica cosa giusta e coerente, prendere atto dello sgretolamento della propria maggioranza e rassegnare le dimissioni.
Invece di fronte alle giuste considerazioni, valutazioni e decisioni delle opposizioni che agiscono coerentemente al proprio ruolo, all’amministrazione attuale che, con un primo comunicato del Sindaco apre alla collaborazione appellandosi all’unità per fronteggiare l’emergenza sanitaria, sembra che non resti altro da fare che scatenare nei confronti delle opposizioni l’inferno dei social e dei media ai quali noi non abbiamo replicato per non venire meno al rispetto della nostra coerenza anche nell’essere persone garbate e rispettose dei ruoli e delle funzioni, senza scendere mai nei personalismi che intendono offendere le persone. Intendiamo però replicare in questa sede dove siamo convinti sia l’unico luogo ove il dissenso verso le scelte ed il diverso orientamento politico trovino garanzia di rispetto se non altro derivante dal sistema delle garanzie costituzionali, mentre noi Sindaco abbiamo sempre tributato a lei ed ai componenti della sua maggioranza il dovuto rispetto alla persona,alla professione ed alla funzione riconosciutale dalla legge per esserle stata attribuita dal responso elettorale al quale ci siamo adeguati senza mai alcun tentennamento. Di contro ci sentiamo indicare come bramosi poltronisti affamati di potere che non potendo arrivare come la volpe all’uva si comportano come scriteriati irresponsabili che trascinano con sciagurata incoscienza il paese nelle mani di un commissario prefettizio! Per non parlare di qualcuno di cui non ricordo neppure il tono della voce per non averlo mai sentito pronunciare una parola in consiglio comunale il quale si sente in diritto di chiamarci “politicucci” . A tale signore chiedo semmai se potesse poi farci avere un suo curriculum personale per capire l’excursus honoris che lo mettono nelle condizioni di potersi permettere giudizi sprezzanti come in realtà ha fatto su di noi.
A parte il fatto che noi ci siamo sempre proposti come cittadini al servizio della comunità e che per tale scelta di servizio, non crediamo, modestamente, di meritarcelo tale appellativo di “politico” a nostro giudizio positivissimo, se non altro per l’alto valore che riconosciamo a chi sceglie di svolgere con dedizione, studio , sacrificio ed onore tale funzione.
Ma voi, davvero dite? Ma voi, davvero pensate di giustificare agli occhi dei cittadini il vostro totale fallimento cercando nel giusto compito delle opposizioni la causa del vostro disfacimento?
Ma davvero pensate che la gente del nostro paese sia ancora quellNOia che si beve tutte le favole e le fandonie che si somministrano a piacimento e a seconda di quale scelta s’intende farle prendere?
Qui dobbiamo dire la verità! Qui dobbiamo dire che non è vero che l’opposizione consegna al Commissario la gestione amministrativa del paese, ma che in realtà è la pervicacia del Sindaco che con soli cinque consiglieri intende mantenere in piedi un’amministrazione già delegittimata da sola perchè non ha più i numeri per sopravvivere e per funzionare.
In questa sede bisogna dire che se avesse avuto a cuore la sorte del paese avrebbe già da tempo portato all’attenzione del Consiglio l’approvazione del Rendiconto di Gestione ed avrebbe applicato l’avanzo libero e mettere in campo così nuove risorse finanziarie (visto che fondi regionali o comunitari non riesce a prenderne) per sostenere davvero l’emergenza sociale derivante dalla diffusione del Covid.-19 o per avviare interventi significativi sul territorio e di cui il paese ha bisogno.
In questa sede e non sui social, bisogna avere il coraggio di guardarsi in faccia e dire che se è vero che oggi 03 giugno 2020 qui in questa aula si discute una mozione di sfiducia sottoscritta da dieci consiglieri, è vero anche che il 30 giugno scade il termine per l’approvazione del rendiconto della gestione 2019 ed il Sindaco Paladini non dispone della maggioranza per farlo approvare dal Consiglio, inoltre il 31 luglio scade il termine per l’approvazione del Bilancio Pluriennale 2021/2023 ed il Sindaco Paladini non dispone della maggioranza per farlo approvare dal Consiglio.
Conoscete tutti benissimo qual’è la conseguenza che la legge riserva alla mancata approvazione dei due fondamentali documenti contabili nei termini disposti dalla legge ….se non lo ricordate o fate finta di non sapere ve lo annunciamo noi: Commissarimento ad Acta per la redazione ed approvazione dei due documenti contabili, scioglimento del Consiglio Comunale, caduta del Sindaco e nomina da parte della Prefettura di un Commissario Prefettizio fino a nuove elezioni.! Alla faccia dell’opposizione che ha fatto la cattiva! Il Sindaco si trincera dietro ad una realtà che disegna a suo piacimento ma la verità viene sempre a galla; bisogna avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità , noi lo abbiamo fatto ora tocca a voi.
Il Gruppo Consiliare “Veglie dei Cittadini”