ANTONIO GRECO: PRECISAZIONE IN RISPOSTA A LORENZO CATAMO

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Precisazione di A.Greco in risposta alla lettera di L.Catamo

 

Avvocato Catamo,

la confusione questa volta la fa Lei. Se legge il mio intervento senza alcuna vis polemica o preoccupata giustificazione, ho scritto: “in coerenza con quanto scritto l’8 maggio 2020”. Sa bene quindi che la mia frase: “errori e sbagli che, nel caso di specie, avevano danneggiato la corretta amministrazione di Veglie” è copiata tale e quale dal suo intervento del 26 settembre ultimo scorso e non, come lei scrive: “E questo, in data 8 maggio 2020”.

Ho citato il suo pensiero del 26 settembre che riporto virgolettato e completo:

E così, mentre altri gruppi si arrabattavano da mesi a costruire improbabili liste, il sindaco uscente ha ripreso la battaglia cercando di evitare gli errori compiuti in passato perché “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.

Nella vita, ognuno di noi può sbagliare ma certamente non può insistere negli sbagli già commessi che, nel caso di specie, avevano danneggiato la corretta amministrazione di Veglie”.

Mi scuso solo per i due grassetti inseriti ora nella citazione del suo scritto.

Non amo le polemiche inutili. Come altre volte anch’io mi sarei fatta una risata. I lettori ci conoscono. Ma se una corretta polemica serve a mettere a fuoco un pensiero importante, ben venga. In questo caso è utile ribadire ai lettori vegliesi il fallimento della passata amministrazione.

29 settembre 2020

Antonio Greco

 

 

————————- LETTERA DI L. CATAMO DEL 26/09/2020 —————————-

 

A Mani Nude…

Sì, proprio così,” a mani nude”. Non si può definire altrimenti la grande vittoria di Claudio Paladini, che si riconferma sindaco di Veglie per il prossimo quinquennio.

Occorre dire, comunque,  che la improvvida e impolitica mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti a mandato ormai scaduto lo ha rinvigorito e rivitalizzato, rafforzandolo nella convinzione che valeva la pena di ritentare.

E così, mentre altri gruppi si arrabattavano da mesi a costruire improbabili liste, il sindaco uscente ha ripreso la battaglia cercando di evitare gli errori compiuti in passato perché “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.

Nella vita, ognuno di noi può sbagliare ma certamente non può insistere negli sbagli già commessi che, nel caso di specie, avevano danneggiato la corretta amministrazione di Veglie.

In poco tempo, mentre imperversava l’estate cui ci aveva costretto il rinvio delle elezioni per motivi sanitari,  Claudio Paladini ha recuperato il terreno perduto radunando quei consiglieri che gli erano rimasti fedeli e stringendo un patto di unità di azione con Fratelli d’ Italia che, in coerenza con la sua politica, aveva rifiutato di entrare in liste fin troppo trasversali che l’avrebbero messa accanto addirittura a rappresentanti del PD.

E così, si è affrontata una battaglia veramente epica che si è conclusa sul filo di lana con la vittoria su avversari agguerriti e rispettabili che hanno adoperato anche i cannoni contro chi combatteva a mani nude o, al massimo, con le frecce.

Vittoria di stretta misura sì, ma non per questo immeritata, anzi.

Perché obbliga la maggioranza a comportarsi in modo da evitare errori e da rinsaldare il rapporto con la popolazione per dimostrare che, al di là dei colori politici e delle parentele, Claudio Paladini, insieme alla sua squadra, saprà essere il sindaco di tutti.

Lorenzo Catamo

26 settembre 2020

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