Il comitato Tutela Ambiente Salentino, con sede a Veglie, costituitosi per tutelare ambiente, paesaggio, salute, storia e cultura della nostra terra, incentivando la partecipazione popolare nella pianificazione dello sviluppo e del progresso di comunità e territorio, ha presentato, il 24 aprile scorso,
le osservazioni alla procedura di VIA relativa al progetto per la realizzazione di un impianto eolico che prevede 14 aerogeneratori di complessivi 300 m d’altezza, da parte della Società Enel Green Power Italia, nei territori di Veglie, Salice, S. Pancrazio, Guagnano, Avetrana ed Erchie, con ricadute nei territori circostanti, senza trascurare, però, altri dodici progetti di diverse società proponenti, localizzati tutti nel Nord Salento (per un totale di 146 turbine eoliche) e che, viste nell’insieme, costituiranno un hub energetico che si sommerà alla già soverchiante produzione energetica pugliese e, più in generale, meridionale; il tutto secondo un’ottica speculativa e di colonizzazione di una parte rilevante delle aree agricole meridionali e, nel nostro caso, salentine.
le osservazioni alla procedura di VIA relativa al progetto per la realizzazione di un impianto eolico che prevede 14 aerogeneratori di complessivi 300 m d’altezza, da parte della Società Enel Green Power Italia, nei territori di Veglie, Salice, S. Pancrazio, Guagnano, Avetrana ed Erchie, con ricadute nei territori circostanti, senza trascurare, però, altri dodici progetti di diverse società proponenti, localizzati tutti nel Nord Salento (per un totale di 146 turbine eoliche) e che, viste nell’insieme, costituiranno un hub energetico che si sommerà alla già soverchiante produzione energetica pugliese e, più in generale, meridionale; il tutto secondo un’ottica speculativa e di colonizzazione di una parte rilevante delle aree agricole meridionali e, nel nostro caso, salentine.
Dunque lo spirito che anima il Comitato è di lettura critica d’insieme che non si ferma all’opposizione di un solo progetto né, tantomeno, all’opposizione tout court verso lo sviluppo delle energie sostenibili, secondo una miope visione nimby o campanilistica. Difatti, all’interno delle osservazioni, che verranno pubblicate a tempo debito, è stata presentata una proposta per lo sviluppo orizzontale, condiviso, ecosostenibile e mutualistico delle energie rinnovabili.
Tornando al progetto di che trattasi, diverse sono state le criticità riscontrate. Oltre agli impatti cumulativi di tutte le opere, incompatibili con la vocazione agro-turistica del territorio, il valore archeologico-storico-culturale, l’equilibrio ecologico e biologico, nonché in assenza di una pianificazione energetica regionale e nazionale, è inopportuno e dannoso procedere all’approvazione di progetti privi di una visione d’insieme; il regolamento per la realizzazione degli impianti eolici in Puglia afferma che i comuni o l’unione di essi debba dotarsi di PRIE (Piani Regolatori Impianti Eolici) per poter installare tali impianti sul proprio territorio, in caso contrario la procedura è illegittima. la Puglia inoltre, come già accennato, è in sovrapproduzione di energia elettrica, per cui questi ulteriori impianti andranno ad alimentare i fabbisogni di altri territori, ben lontani dalla fonte di produzione, con evidenti problemi legati alla dispersione energetica e non saranno comunque un’alternativa alle più inquinanti fonti fossili qui presenti. Inoltre la mancata pianificazione dei rischi, l’assenza di garanzie in riferimento al ripristino dello stato dei luoghi, l’incidenza del rumore e varie altre criticità emerse, evidenziano l’assoluta carenza del progetto in questione per cui se n’è chiesto l’integrale rigetto e si è evidenziato, con forza, la necessità di intraprendere presto una discussione regionale e nazionale che definisca con chiarezza le modalità di sviluppo delle fonti rinnovabili, nel pieno rispetto di territori e comunità.
Il portavoce del comitato, dott. Giovanni D’Elia.
Per info e contatti: ctas_veglie@libero.it
Il portavoce del Comitato, Giovanni D’Elia