Appunti di STORIA DEL SALENTO- L’egemonia bizantina nel Salento – 4^ puntata di Marco Pio Patera

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01 Affresco bizantino

01 Affresco bizantino

Introduzione: Carissimi lettori e lettrici di Controvoci, oggi v’invito a leggere la quarta puntata di una serie sulla storia del Salento dalle origini ai giorni nostri. Questa puntata parlerà degli avvenimenti accaduti nel Salento dopo la fine dell’Impero Romano d’Occidente.

Illustrerà quindi delle orde barbariche nel Salento e l’arrivo, dopo lunghe battaglie, di un popolo proveniente dall’Oriente: i Bizantini.

Questo popolo ha lasciato a noi, uomini e donne del Salento, un immenso patrimonio artistico come chiese, cripte e cappelle con affreschi sensazionali.

Con il loro arrivo si arrivò a un passo decisivo nella Storia: la fine dell’età antica e l’inizio del Medioevo. Buona lettura!

L’egemonia bizantina nel Salento

Con la morte di Teodosio avvenuta nel 395 d.C. il vasto impero romano fu diviso in Impero Romano d’Occidente con capitale Ravenna e Impero Romano d’Oriente con capitale Bisanzio.

L’Impero d’Occidente era in declino economico mentre per l’Impero d’Oriente iniziò un periodo di prosperità economica, politica e culturale.

Inoltre, per l’Impero d’Occidente iniziarono le invasioni barbariche, ovvero delle invasioni compiute dai barbari, genti straniere che superando il limes (la linea di confine) entrarono nell’impero saccheggiandolo.

I barbari erano i Goti, i Visigoti, i Vandali, gli Ostrogoti, gli Unni e i Burgundi.

Erano così chiamati dai Romani perché parlavano una lingua strana.

In realtà le prime tracce dei barbari risalgono al 376 d.C. quando i Goti impauriti dal terribile unno Attila chiesero gentilmente ai Romani di entrare nell’Impero.

Ma i Romani li tradirono rubando i soldi che appartenevano ai cittadini goti.

Per questo i Goti decisero di sfidare ad Adrianopoli l’esercito romano vincendo la battaglia.

Alcune notizie riguardo agli Unni sono presenti nei libri di Ammiano Marcellino, un militare romano che descrisse gli Unni come degli orribili barbuti assetati di sangue che praticavano la vita quotidiana sui carri da guerra.

Ma soffermiamoci sulle invasioni barbariche nel Salento.

Intorno al 455 d.C. i Vandali guidati da Genserico e i Goti, provenienti dall’Africa settentrionale, sbarcarono a Gallipoli seminando terrore tra gli abitanti del Salento e distruggendo ogni singolo paese, casale o villaggio che si trovavano attorno.

Nello stesso anno i Vandali di Genserico assediarono la ormai debole Roma.

Nel 476 d.C. l’Impero d’Occidente cadde e l’ultimo imperatore Romolo Augustolo, piccolo e debole fu deposto da OdoacreRe degli Eruli” che fu incoronato Re d’Italia.

Iniziò così il regno barbarico d’Italia governato da Odoacre e poi da Teodorico, il re ostrogoto.

Ma intorno al 530 d.C. l’imperatore d’Oriente o bizantino Giustiniano dichiarò guerra ai Goti e diede inizio alla guerra greco- gotica mandando i suoi generali Belisario e Narsete alla conquista dell’Italia.

02 Guerre greco gotiche

Guerre greco- gotiche.

Durante la guerra grecco-gotica, le città di Brindisi e Otranto all’inizio furono conquistate dai bizantini ma poi riprese dai Goti grazie al loro Re Totila.

Inoltre, a Taranto ci furono diversi scontri tra Goti e bizantini.

Sconfitto Totila i bizantini dovettero affrontare il nuovo re Teia che sconfissero facilmente.

L’Italia e il Salento divennero finalmente territori bizantini e Giustiniano riorganizzò l’Italia grazie a una legge detta “prammatica sanzione” e creò il “Corpus Iuris Civilis” ovvero una costituzione formata da alcune leggi di origine romana.

Durante il periodo dell’egemonia bizantina, Lecce diventa una diocesi e uno dei più famosi vescovi di Lecce fu Venanzio.

I bizantini portarono nel Salento diversi culti religiosi come quello di Sant’Irene da Tessalonica, che divenne patrona di Lecce prima di Sant’Oronzo.

Con i bizantini, Otranto divenne un importante centro culturale, marittimo e difensivo.

Nel Salento arrivarono, inoltre, i Monaci Basiliani ovvero dei monaci bizantini che veneravano San Basilio e che scapparono da Bisanzio poiché l’imperatore Leone III Isaurico non amava l’iconoclastia, in altre parole il culto religioso con le immagini dei santi.

I Monaci Basiliani si nascondevano nelle grotte e crearono degli affreschi davvero affascinanti che possiamo ammirare ancora oggi. Per osservare questi affreschi possiamo andare nella Cripta della Favana a Veglie oppure nella località di “Casaranello” vicino Casarano, dove è presente la Chiesa di Santa Maria della Croce con una bellissima volta stellata.

03 mosaico della chiesa di casaranello

Mosaico della chiesa di “Casaranello”.

Inoltre gli abitanti del Salento appresero dai Monaci Basiliani una nuova tecnica di coltivazione della vite.

Nel periodo dell’egemonia bizantina accaddero le incursioni dei Longobardi di Benevento.

I Longobardi erano un popolo di provenienza germanica che arrivò in Italia grazie al loro re Alboino e che formò diversi ducati e principati.

Anche nel Sud Italia, i Longobardi possedevano territori,come il Ducato di Benevento uno dei più importanti ducati longobardi.

Esso fu fondato da Zottone, un nobile longobardo, verso la fine del 500 d.C. ma oggi parleremo del Ducato di Benevento del duca longobardo Romualdo.

All’epoca i Longobardi erano in guerra con i bizantini perché volevano conquistare il Salento.

Per questo l’imperatore bizantino Costante II si alleò con i Franchi e da Taranto mandò delle truppe a Benevento.

04 Costante II

Costante II.

Costante II parlò a Taranto con un monaco indovino cui chiese l’esito della spedizione.

Romualdo, all’inizio, non sapeva cosa fare ma alla fine riuscì a fermare l’avanzata bizantina.

Successivamente il duca longobardo decise di mandare delle truppe alla conquista di Taranto, Brindisi e Otranto, i principali porti del Salento bizantino.

Per fortuna i Longobardi riuscirono a conquistare la città di Brindisi che andò in declino e la diocesi fu spostata a Oria.

Spostiamoci nel Salento meridionale a Patù, dove raccontiamo una storia davvero particolare.

Patù è conosciuta nel Salento e non solo per le sue famose “Centopietre” di origine messapica che sorgono dove anticamente vi era la città di “Vereto” .

Ma intorno all’anno 877 d.C. i Saraceni, uomini di religione musulmana, distruggevano i casali e i villaggi uccidendo la gente in modi crudeli e sanguinosi.

05 rappresentazione dei saraceniRappresentazione dei Saraceni.

Essi entrarono nell’entroterra del Salento e rasero al suolo la città messapica di Vereto.

In quell’anno, allora, i bizantini, vedendo la paura della povera gente di Vereto, si allearono con i Franchi di Re Carlo il Calvo, che avevano già affrontato i Saraceni nel 738 d.C. a Poitiers in Francia.

Per questo Re Carlo il Calvo guidò le truppe franche in Salento con Geminiano, un abile cavaliere e condottiero franco.

Per questo iniziarono gli scontri e un po’ di tempo dopo Carlo il Calvo ordinò a Geminiano di andare all’accampamento saraceno per chiedere la pace.

Ma i Saraceni, ascoltando la proposta, pensarono che Geminiano fosse un traditore e per questo lo trucidarono tenendo con loro il corpo del povero cavaliere.

I Franchi e il resto della coalizione cristiana, allora, dichiararono guerra ai Saraceni e per fortuna la battaglia fu vinta dai cristiani che riuscirono a riprendere le ossa di Geminiano.

06 Linterno delle centopietre

L’interno delle “Centopietre”. Gli affreschi nel corso del tempo si sono cancellati.

Era il 24 giugno, giorno di San Giovanni Battista e per questo gli abitanti di Vereto ringraziarono San Giovanni per la vittoria avuta sui Saraceni.

Questa battaglia è attualmente conosciuta come Battaglia di Campo Re.

Per onorare Geminiano, sulle rovine dell’antica Vereto, sono state costruite le cosiddette “Centopietre” in cui per un po’ di tempo ci sono state le ossa del valoroso condottiero.

Fu costruita anche la città di Patù, il cui nome deriva, infatti, da Pathos, che significa “sofferenza” o “dolore”.

Dopo una serie di incursioni saracene nel Salento, nel X secolo d.C. alcune armate bizantine comandate dal valoroso generale e imperatore Niceforo II Foca ricostruirono città e paesi come Taranto e Veglie.

Quest’ultima, fu dominata da una piccola colonia bizantina per molti secoli.

Dopo l’anno 1000, però, la potenza bizantina in Salento va a deteriorarsi con l’arrivo di un nuovo popolo proveniente dal nord della Francia che conquista il Salento e che lo arricchisce d’importanza.

Ma di questo parleremo nella prossima puntata sulla conquista normanna del Salento.

Marco Pio Patera.

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