A volte tenere in mano un giornale, leggere o ascoltare delle informazioni tramite i media o i social, ci può sembrare una cosa che fa parte della nostra routine quotidiana.
Sono tante le notizie invadono la nostra vita tra tv, pc ,smartphone etc., per questo a volte diamo per scontato di quanto sia fondamentale la libertà di stampa e di espressione per una comunità.
Questa libertà è sancita dall’art.21 della nostra costituzione. Perché è così importante?
La libertà di stampa è anche definita “Quarto Potere”. Questo termine fu coniato da Edmund Burke, deputato della Camera dei Comuni del Parlamento Inglese, in quanto i poteri affermati fino ad allora erano stati solo quelli postulati da Montesquieu cioè legislativo, esecutivo e giudiziario che noi tutti riconosciamo ancora oggi.
Perché “Quarto Potere”? Perché la libertà di stampa può influenzare l’opinione dei lettori.
Nella storia dell’umanità, il potere politico ha sempre cercato di mettere al patibolo la libertà di stampa. Lo stiamo vedendo in questi giorni con il caso di Julian Assange, lo vediamo nei paesi dove sono presenti le dittature e anche nei luoghi democratici per definizione.
La libertà di stampa fà paura al potere, qualunque esso sia.
Pertanto chi fa giornalismo ha il dovere morale di raccontare la realtà mantenendo un senso critico, senza indugi, per fornire degli strumenti al lettore affinché possa ritrovarsi anch’esso ad avere una coscienza critica nei confronti del potere o di una determinata situazione.
Questa è una delle basi per una società libera e democratica. Quindi pure nei nostri piccoli centri, dove il politico di turno potrebbe pensare che il giornalismo debba solo lodare le sue opere e quindi non criticare si sbaglia di grosso, egli non può in alcun modo fare politica, perché la sua idea di libertà non risulta conforme ai principi democratici della nostra Repubblica.
Il suddetto atteggiamento nei confronti del giornalismo dà vita ad una cappa di omertà che prende particolarmente di mira le piccole comunità, dando luogo a fenomeni di microcriminalità e azioni disdicevoli i quali creano disagio sociale portando queste piccole realtà al declino.
Per tale ragione è importante, in una società democratica e libera, avere una stampa anche d’opinione e che non si discosti dalla realtà.
Oltre ai doveri del giornalismo di raccontare la verità c’è anche il dovere del lettore, cioè quello di non sottovalutare questa libertà ma di difenderla da chi ancora cerca, anche nel nostro piccolo, di mistificare la realtà solo per amor del potere e della gloria, cose che con dei cittadini informati taluni non potrà mai avere.
Daniele Ascanio