Ci siamo. Non si è concluso il primo anno di legislatura, che l’Amministrazione Paladini, subisce un duro scossone con la consegna delle deleghe al Sindaco, da parte di tre Consiglieri di Maggioranza, che si rendono conto del reale spessore dell’esecutivo e ne prendono le distanze.
L’accusa è di” immobilismo”, di” mancanza di collegialità” nelle decisioni, e di fare politica “alla vecchia maniera”.
Come risposta il Sindaco si fa preparare dagli uffici il lavoro, che questi hanno svolto in questi ultimi due anni, lo lega a qualche richiesta di finanziamento, a due interventi del Gal e della Provincia e ce lo vende come indefessa attività amministrativa. Dimentica di dirci che alcune iniziative erano già state eseguite, poiché sono inserite nella relazione di fine mandato, redatta dal commissario straordinario.
Eppure, caro Sindaco sarebbe bastato proseguire sulla scia che il Commissario aveva segnato:
1) continuare il progetto di riorganizzazione del personale, secondo il principio della interfunzionalità e flessibilità per rispondere alla legge 190/2012 in materia di trasparenza e
anticorruzione;
2) eseguire la digitalizzazione e l’ammodernamento della macchina amministrativa, il paese avrebbe guadagnato in efficienza, trasparenza e accessibilità agli atti amministrativi;
3) attivarsi per l’allaccio e il completamento della rete fognante;
4) recuperare le procedure per il complicato percorso del PUG;
5) aprire un pubblico dibattito sul bilancio ereditato: se vada ulteriormente rattoppato o dichiarare dissesto finanziario;
6) ridiscutere la tassa sugli scivoli se debba rimanere o si possa sopprimere, facendo fronte con l’indennità assessorile;
7) rendere fruibili le strutture da tempo terminate e lasciate al degrado: Area mercatale, Casa Tramacere, i locali di via IV novembre (Centro Diurno per anziani).
Il Commissario si era adoperato ad ottenere l’agibilità del Centro Anziani, quindi, si sarebbe dovuto solo indire una gara d’appalto per gestire il servizio, non crediamo fosse estremamente faticoso per l’Amministrazione!
“Questo è lo stato delle cose”! Invece lei Sindaco sostiene di aver risolto i seguenti problemi:
- interventi strutturali alla mensa scolastica;
- appaltati dei lavori di manutenzione straordinaria degli edifici scolastici, che non andavano avanti;
- l’intervento di lavori di mitigazione del rischio idraulico del Bacino nord dell’abitato;
- finanziamento di € 1.000.000, destinato alla realizzazione di case popolari;
- lavori di realizzazione dell’intervento di lavori di mitigazione del rischio idraulico del Bacino nord dell’abitato;
- lavori di realizzazione del punto di raccolta delle acque piovane del “Bacino Sud”;
- emergenze idriche,
ma la responsabilità di queste inadempienze a chi sarebbero da imputare?
Essendo competenze riferite ai L.L.P.P. non sembrerebbe difficile identificare le responsabilità. Non vorremmo che tali inefficienze venissero attribuite all’ass. Armonico, responsabile del settore nella passata Maggioranza, verrebbe a scoprire che lei lo ha puntualmente riciclato, insieme all’assessore Stefanizzi.
Pertanto, se Lei si sentirà ancora di proseguire nell’amministrare questo Comune, dovrà, con la sua maggioranza azzoppata, tener conto di quanto suggerisce il buon senso, rispettare le Istituzioni, andare in Consiglio Comunale, ascoltare il dissenso e discutere con i rappresentanti della sovranità popolare la crisi della sua Maggioranza, tutto il resto è propaganda spicciola.
Buona fortuna e buon lavoro!
Ps. ma si è fatta un’idea di chi è la responsabilità e perché il Comune in alcuni casi non si è costituito in giudizio? Inoltre, lei è convinto che l’Ente debba sempre costituirsi, anche quando è sicuro di dover soccombere? Ce lo spieghi in Consiglio.
Circolo PD di Veglie