AMMINISTRAZIONE PALADINI: RISULTATI MODESTI E PROGRAMMA IGNORATO

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Risultati modesti e programma ignorato

Abbiamo appreso dall’intervista al consigliere Miccoli (sul n. 3 di dicembre 2016 del giornale Controvoci, ndr), la data della prossima apertura del Centro diurno per anziani e dell’Area Mercatale.

Quest’ultima opera, progettata nel 2008 e finanziata con 1.000.000 di euro di fondi europei e 50.000 euro di risorse comunali, è stata terminata nel 2010, e doveva essere fruibile già dal 2014. Ora ci informano che entro maggio 2017 entrerà in funzione. Si dovranno, tuttavia, impegnare altri soldi per ripristinare i locali danneggiati da atti vandalici.

 

Perché non si è provveduto prima, visto che in campagna elettorale si gridava allo scandalo per aver lasciato l’opera chiusa ed alla mercé dei vandali? Eppure a pagina otto, del programma de “La svolta” si afferma:“apertura alla cittadinanza della oramai tanto discussa area mercatale”

Diciotto mesi dall’insediamento sono francamente troppi per chi aveva propagandato la cosa come immediatamente fattibile. Cos’è accaduto?

La superficialità, il disinteresse e la negligenza nel consegnare alla comunità vegliese opere già terminate, come il Centro Diurno per anziani, benché di competenza dell’Ambito,è imperdonabile, poiché secondo il rapporto lasciato dal Prefetto doveva entrare in servizio, previa gara d’appalto, praticamente subito. Lasciato chiuso per due anni, avrà bisogno di ulteriori risorse per essere agibile?

Sorda ai suggerimenti provenienti dai cittadini e aggressiva nei riguardi di quanti osano muovere osservazioni, l’Amministrazione Paladini continua a non percepire l’inadeguatezza della propria gestione: sull’igiene pubblica, sulla raccolta dei rifiuti, sul degrado delle periferie, sul dissesto della pubblica viabilità, sull’abbandono di “Casa Tramacere”, sulla Pubblica illuminazione.

Sono trascorsi diciotto mesi, a che punto è la realizzazione del programma elettorale? 

Nel programmala maggioranza ha scritto: “Noi proponiamo che l’Amministrazione comunale si impegni a garantire una fattiva collaborazione, anche attraverso bandi europei, sia alle aziende locali che alle grandi aziende fuori dal territorio comunale operanti in settori trainanti dell’economia offrendo loro la possibilità di investire nel nostro Comune.”

A quanti bandi europei l’Amministrazione ha partecipato, con quali aziende locali collabora e quanti sono gli imprenditori che hanno scelto il nostro paese per investire?

E continuando sostiene: “Sarà impegno prioritario dell’Amministrazione predisporre progetti specifici per creare possibilità di occupazione per le giovani generazioni mediante la valorizzazione delle peculiarità culturali locali paesaggistiche, artigianali, turistiche ed enogastronomiche attraverso programmi da sostenere con finanziamenti Regionali e della Comunità Europea.”

Quali sono le iniziative che l’Amministrazione ha predisposto per creare possibilità di occupazione per i giovani? Quali peculiarità ha sostenuto e come?

Ha anche affermato, sempre nel programma: “Per le scuole di ogni ordine e grado, per far fronte alla carente comunicazione fra le famiglie, gli uffici comunali e le direzioni scolastiche, potenzieremo il canale di comunicazione continuo e permanente tra questi, permettendo, così, una rapida soluzionedi problemi che si potrebbero presentare.”Tuttavia non riescono a sistemare neanche i bagni della scuola media “Don I. Negro” in assoluto degrado. Non riescono a snellire il servizio di vendita dei buoni mensa, eppure la sua farraginosità prima sembrava essere un problema al quale rispondere con solerzia e vigore. È sempre e solo un problema di denari che mancano come ha scoperto l’assessore Stefanizzi, dopo 12 anni di presenza in consiglio comunale, tre dei quali passati in maggioranza? Prima non s’interessava di bilancio? E i circa 2 milioni di residui attivi da recuperare? Ma nel programma a pag. 6 non è scritto: “Adesione al programma di contrasto all’evasione fiscale”?

Ben venga il sollecito all’adesione GENEO per uno studio, da parte del comune, per la misurazione di metalli pesanti, pesticidi e test di genotossicità. Tra i comuni che hanno aderito non compare Veglie, così come riportato dal TR news del 2 gennaio del 2017. Molto probabilmente una svista del giornale o la mancata determina della somma di euro 1.500 che il Sindaco avrebbe dovuto impegnare, dopo l’adesione scritta (nota protocollo 13152 del 2016), consegnata direttamente nelle mani del dott. Serravezza.

Che ad oggi questa maggioranza sia inadempiente su quanto ha programmato è sotto gli occhi di tutti! Certo amministrare non è semplice, le resistenze della macchina burocratica sono a volte insuperabili, i problemi che si sono accumulati negli anni sono notevoli, le risorse sono scarse e interamente assorbite dalle spese correnti, i finanziamenti diminuiscono ed esigono la partecipazione di risorse comunali che non ci sono, i contenziosi appesantiscono il debito, le richieste delle clientele logorano il clima. Cambiare il segretario comunale ha aiutato ad appianare qualcuno di questi problemi?

Ma avendo previsto (pagina 6) “Commissioni tematiche e Assemblee cittadine” perché, allora, non istituirle? Perché non aprirsi alle competenze diffuse, alle esperienze accumulate, al confronto con gli altri, nel rispetto dei ruoli e del mandato ricevuto dagli elettori a governare la comunità vegliese?

“Noi concentreremo e fonderemo TUTTA la nostra azione di governo sulla democrazia partecipativa.”  Ma era solo uno scherzo?

Di fatto, questa maggioranza alle dichiarazioni non ha fatto seguire i comportamenti, altrimenti non si capisce perché bocciano qualsiasi proposta presentata dai gruppi di minoranza.

Ridimensionati nel numero, inchiodati a vecchi schematismi, intimiditi dal confronto, irritati dai suggerimenti, spropositati nelle reazioni difensive, gli amministratori navigano a vista sostenuti dalla loro fragilità politica.

Da parte sua sembra che l’opposizione, presente in consiglio, abbia serrato i ranghi e si muova in maniera unitaria incalzando con proposte concrete un’attività amministrativa insipiente e incapace di realizzare il proprio progetto politico. Lo ha fatto con proposte che un’amministrazione illuminata avrebbe fatto sue, magari accaparrandosene anche il merito (Veglie città della musica,Premio culturale città di Veglie, Regolamento per la gestione e l’utilizzo dei beni comunali da parte dei cittadini, etc.)

Ora che la minoranza si pone come alternativa credibile ad una compagine che ha deluso la fiducia dei cittadini,l’augurio è che abbia sempre più la capacità di aggregare intorno tutte le opposizioni presenti nel paese, facendosi interprete di un’idea di cittadinanza attiva, capace di progettare il futuro di Veglie.

Siamo, quindi, tutti chiamati a riscoprire la politica che non esaurisce la sua azione nelle istituzioni, anzi trova la sua ragione d’essere tra gli uomini e le donne di una comunità che esprime bisogni spesso gestiti dai faccendieri di turno.

Senza la Politica a chi vorrà impegnarsi non rimane che andare con il cappello in mano a chiedere al capobastone di turno, dato per vincente, un posto in lista, per poi scoprire il difficile mestiere del dialogo impossibile con gli arroganti.

 

CIRCOLO PD VEGLIE                                                                                                                       

 

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