VEGLIE – POLO 2 – La Classe VB si aggiudica il premio “G.Strafella”

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I RAGAZZI DELLA CLASSE V^B  DELL’I.C. VEGLIE POLO2 VINCONO IL PREMIO “G. STRAFELLA”

Venerdì 21 Aprile, alle ore 18:00 presso il Castello Angioino di Copertino, si è tenuta la Cerimonia di Premiazione della VI^ edizione del Concorso Regionale di Arte e Poesia “Gianserio Strafella”. Madrina della premiazione, la cantante e produttrice discografica Caterina Caselli.

 Quest’anno le poesie e i manufatti grafico-pittorici hanno risposto al tema: “ Su la

testa. SOCIAL/A – SOCIAL: i ragazzi nella Rete”.

Con grandissima soddisfazione, gli alunni della classe V^B dell’I.C. Veglie Polo2, che partecipavano per la sezione arte , sono risultati vincitori  della categoria scuola Primaria. Considerata la notevole importanza del Concorso, l’elevatissimo numero di scuole partecipanti ed il grandissimo numero di elaborati inviati (circa 400 opere grafiche e 300 poesie), il Trofeo “G.Strafella” ricevuto assume una valenza ancora maggiore, gratifica ed inorgoglisce ancora di più.

Il lavoro  premiato rappresenta l’espressione tangibile di un percorso grazie al quale i ragazzi sono stati guidati a riflettere sull’importante tematica proposta dal concorso:  acquisire la consapevolezza di quanto l’uso scorretto dei social possa essere causa di pericolose deviazioni percettivo – sensoriali, di illusorie percezioni spazio-temporali e causa di isolamento.

Tutto questo non significa demonizzare la tecnologia ed i social, a cui  non si possono non riconoscere gli innumerevoli e indiscutibili vantaggi, ma far comprendere alle nuove generazioni che essi sono solo degli strumenti al servizio dell’uomo, e non viceversa .

Non possono, infatti, sostituire le emozioni reali, quelle vere o, per usare un linguaggio pittorico, quelle a colori, né rappresentare l’oasi virtuale in cui poter indossare una maschera per fingere di essere quello che non si è.

 L’educazione all’essere, e non all’apparire, può avvenire solo attraverso la riscoperta della comunicazione diretta,  che non si serve di un  linguaggio fatto di faccine, ma  che induce  a trovare in se stessi il coraggio di parlare,di mostrarsi e di raccontarsi senza violare la propria identità.

Sono state queste riflessioni che hanno portato gli alunni della classe V^B alla realizzazione  del lavoro premiato , studiato e progettato in modo che fosse ben netta ed evidente la contrapposizione tra il mondo reale, fatto di relazioni umane, in cui ognuno diventa ricettacolo di emozioni, e quello virtuale, sbiadito, in bianco e nero, in cui si ha solo l’illusione di essere in tanti, rimanendo sempre più soli.

CLASSE V^B

SCUOLA PRIMARIA “G.MARCONI”

I.C.VEGLIE POLO2

 

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