Laszlo Togh e un parco a metà

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La macchia di proprietà comunale

La macchia di proprietà comunaleLaszlo Toth è il nome del geologo ungherese che il 21 maggio 1972 frantumò a martellate “La Pietà” di Michelangelo nella Basilica di San Pietro a Roma. Toth non fu condannato poiché affetto da grave patologia psichiatrica, e la statua fu ricomposta con un complesso restauro.

All’inizio del suo mandato l’attuale Amministrazione Comunale di Veglie si prefiggeva come obiettivo una mirabile opera.

 

Consultava, corrispondendo il giusto compenso, i tecnici del Dipartimento di Botanica dell’Università del Salento, al fine di individuare tutte le aree di pregio naturalistico del feudo vegliese. La relazione tecnica indicava i siti degni di tutela, tra cui l’area di macchia mediterranea, gariga e pseudosteppa di proprietà privata in contrada “Lupomonaco”, oltre alla macchia di proprietà comunale il cui procedimento di tutela a livello urbanistico iniziava nel 2007.

L’Ufficio Tecnico comunale acquisiva lo studio dell’Università ed elaborava il progetto necessario per la variante urbanistica, di cui la Giunta Comunale prendeva atto con la deliberazione n. 174 del 24/11/2011.

Dopo, tutto l’iter amministrativo sembrerebbe interrompersi senza motivo apparente per i cittadini vegliesi.

Secondo il mio parere personale, lasciare che un patrimonio ambientale in via di estinzione si degradi lentamente a causa dell’incuria, del disinteresse e dell’inerzia amministrativa, equivale a distruggere un capolavoro in pochi secondi.

E non fraintendetemi: tutti i nostri amministratori godono di ottima salute mentale.

Veglie, 08/06/2013

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