Mi piacerebbe sapere come mai Veglie è l’unico paese in cui il servizio di refezione scolastica non è stato ancora avviato…siamo al 14 ottobre e giusto ieri la dirigente del polo 1, mestamente diceva di augurarsi che cominci presto. Capisco che non è colpa sua, quindi chiedo a chiunque sia più “coinvolto”: perché, pur sapendo che la scuola comincia a metà settembre, le buste del bando sono state aperte il 25/9? E ancora, proprio perché sono state aperte così tardi, perché non è stato previsto un “piano B” per evitare la stessa situazione di disagio che già si è presentata nel 2014/15?.
Aggiungo ancora: a cosa serve che L’Inps preveda bonus e incentivi per le mamme lavoratrici, quando poi le istituzioni locali se ne lavano le mani? Io e tante altre mamme, che lavorano fuori paese, siamo costrette a prendere permessi speciali e/o modificare i turni di lavoro per poter prendere i bambini in orario, è un po’ come se noi donne lavoratrici non esistessimo, per quanto mi riguarda devo percorrere un centinaio di km al giorno per poter portare i figli da scuola, tornare a riprenderli, portarli da un’altra parte e rientrare a lavoro. Mio marito è a 150km da Veglie e qualunque emergenza me la devo gestire io. È vero, potrei pagare una babysitter, ma è giusto farlo avendo diritto a un servizio? Si dice che la realtà politica vegliese abbia toccato il fondo, invece a quanto pare, al fondo non c’è fine…
Manuela M.