Gli agricoltori vegliesi non possono pagare ancora. Il Sindaco dia un segnale immediato e tangibile.
In questi giorni abbiamo assistito tutti alla straordinaria mobilitazione del mondo agricolo salentino colpito al cuore del suo sistema produttivo. Le associazioni di categoria, gli agricoltori e tanti amministratori insieme hanno avuto il merito di porre al primo punto dell’agenda dei vari governi, regionale, nazionale ed Europeo, il dramma epocale che sta vivendo il nostro territorio a causa della fitopatia Xylella. La grande manifestazione del 9 marzo, la convocazione della conferenza dei Sindaci, i Sit-in vicino alla sede della Regione Puglia, l’incontro con l’Assessore Di Gioia, hanno ottenuto l’istituzione di un tavolo tecnico, a Lecce, con il presidente Emiliano, convocato e celebrato lunedì 18 marzo scorso alle ore 15,30.
Il presidente Emiliano di fronte alla pressione ricevuta da una delegazione di sindaci del Salento, alla presenza del presidente della provincia Stefano Minerva e dell’assessore regionale all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia e costatata la gravità della situazione si è così espresso: “Qui servono 500 milioni di euro in tre anni da investire per ricostruire il paesaggio del Salento e questa è una operazione nella quale la Puglia da sola, non ce la fa. Dobbiamo avere la solidarietà di tutti i pugliesi, di tutti gli italiani, di tutti gli europei, rispetto a danni che non sono nella responsabilità degli olivicoltori”.
Ci domandiamo se la solidarietà che ha auspicato il presidente Emiliano non costituisse un obbligo morale ed etico anche per le istituzioni del Comune di Veglie, assenti alle manifestazioni di protesta e di pressione che altre comunità hanno segnalato. Ci chiediamo perché un territorio come quello di Veglie, fortissimamente ferito dalla tragedia della Xylella, non meriti di essere rappresentato, in un momento così delicato e nei consessi che contano, dagli organismi comunali e soprattutto dalla carica istituzionale più alta come è quella del sindaco.
Auspichiamo, senza alcuna polemica, un ravvedimento tangibile e concreto, pronto e tempestivo, perché Veglie, i suoi agricoltori, il suo territorio, la sua economia, non possono permettersi di pagare ancora oltre il prezzo di questa deplorevole inerzia.
Circolo PD Veglie
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