Facendo seguito al comunicato stampa a firma del sindaco Claudio Paladini, il Movimento ritiene necessario svolgere alcune precisazioni, a fronte di un’errata e pretestuosa ricostruzione dei fatti.
Non corrisponde al vero quanto affermato dal sindaco secondo cui “prima è stata allarmata la cittadinanza con un proclama giornalistico, ed il giorno successivo è poi pervenuta la segnalazione al protocollo del Comune”, posto che la segnalazione – e contestuale diffida – è stata trasmessa in data 13 agosto (dato documentabile) a seguito delle numerosissime lamentele dei cittadini, tanto sui social netwotk, tanto direttamente al Movimento; solo in seguito alla presentazione della diffida, resa nota con un comunicato stampa, la notizia diveniva oggetto di articolo giornalistico in data 14 agosto.
Il Movimento, dunque, rendendosi portavoce di quanto precedentemente lamentato dai cittadini vegliesi (a detta di alcuni già segnalato in passato all’Amministrazione) invitava gli stessi a documentare quanto descritto con materiale fotografico, onde indicare con maggiore precisione i punti oggetto di degrado.
Sorprende, poi, il fatto che il primo cittadino vegliese velatamente sminuisca il materiale allegato, mediante anche l’inciso “altre foto di strade periferiche adiacenti le aree rurali, con tracce vegetazionali”, quasi come se le suddette non fossero di pertinenza del Comune, trasparendo un’ingiustificata discriminazione di quei cittadini vegliesi che vi abitano e che regolarmente pagano le tasse per lo smaltimento dei rifiuti e per la pulizia anche da vegetazione che, di fatto, ostacola il transito sui marciapiedi, con il serio rischio di imbattersi in topi o di cadere rovinosamente per terra; oltretutto, la visione di rifiuti ed erbaggio lungo queste vie non costituisce certo un buon biglietto da visita per visitatori o turisti che vi transitano, attratti in questo periodo dalle località marine vicine al nostro Paese.
Appare infine strumentale e dai toni diffamatori l’insinuazione secondo cui “trattasi di una denuncia pertinente ad un clima pre-elettorale da parte della componente del Movimento Midu, che notoriamente tratta problematiche afferenti alle persone diversamente abili”, posto che un’affermazione di tal fatta non soltanto svuota di importanza la nostra missiva, la quale dà voce a delle concrete e impellenti esigenze dei cittadini vegliesi, ma attribuisce ad essa scopi tendenziosamente politici; segno evidente che il sindaco di Veglie non conosce la storia e lo statuto di un Movimento impegnato da 30 anni nella difesa dei diritti umani, fra i cui temi è da ricomprendersi non soltanto quello della disabilità, ma anche della tutela dell’ambiente.
Stante la sua decisione di smentire tramite un articolo online la gravità delle segnalazioni effettuate, invitiamo pubblicamente il dottor Paladini a visionare, assieme ai componenti del Midu e di qualsiasi cittadino vegliese che voglia prenderne parte, i luoghi di degrado indicati in diffida, fermo restando la necessità che interventi di bonifica siano svolti su tutto il territorio comunale.
L’occasione è gradita, inoltre, per rammentare al sindaco quanto richiesto con diffida, compresi gli interventi di diserbo della vegetazione lungo i marciapiedi e l’installazione di foto trappole atte all’individuazione e sanzione di chi, incivilmente, considera il suolo pubblico un luogo di discarica.
A nome del M.I.D.U.
avv. Daniela Mazzotta