OGGETTO:Emissione tossiche da combustione nell’area del comune di Veglie.
Al Prefetto di Lecce
protocollo.prefle@pec.interno.it
Al Sindaco del Comune di Veglie
protocollo.comuneveglie@pec.rupar.puglia.it
Alla Comande della stazione dei Carabinieri di Veglie
stle334680@carabinieri.it
Raccomandata a mezzo PEC
I sottoscritti cittadini portano a conoscenza delle SS.LL. la presenza nell’area del Comune di Veglie, nella notte tra il 10 e l’11 u.s. di un odore acre, irritanteper le prime vie aeree e dall’odore sgradevole come quello che si ottiene durante
la combustione di oggetti di plastica.
Alcune persone riferiscono di aver dovuto chiudere porte e finestre per evitarel’effetto tossico-irritante delle esalazioni.
Questo fenomeno si verifica con una certa sistematicità durante il periodo estivodegli ultimi anni, a volte i questi fumi provengono dal nord del paese e a voltedal sud.
Viene ancora riferito, da alcuni abitanti nel versante nord del paese, che quasitutte le mattine, dalle tre fino alle sei, sono costretti a chiudere le finestre acausa di esalazioni nauseabonde ed irritanti per le prime vie aeree.
Cosa sta succedendo? Chi brucia dei materiali in modo irregolare? Non siamopiù in condizioni di avere un adeguato controllo del territorio? Ogni cittadino è libero di inquinare l’ambiente bruciando arbitrariamente resti di plastica o altro, magari convinti che di notte nessuno li può vedere?
Sono queste alcune delle domande che i cittadini si fanno.
Si intuisce una sorta di rassegnazione, un allentamento del rapporto Cittadino-Istituzioni che nasce dalla sfiducia in chi dimostra incapacità a contenere questi comportamenti malsani.
Sono sconfortanti frasi tipo ”ho telefonato all’ufficio dei Vigili Urbani e non ha risposto nessuno, magari era mezzanotte”; oppure “I Vigili del Fuoco non sanno cosa fare se non viene indicato il punto esatto in cui si sta verificando l’incendio “, oppure i Carabinieri, d’estate, hanno tanto da fare che difficilmente
trovano il tempo per indagare su questi abusi.
Noi cittadini non vogliano restare soli e abbandonati dalle Istituzioni presenti sul territorio, per questo chiediamo alle SS.LL. che venga prestata una maggiore attenzione a questi fenomeni, sinteticamente esposti, che potrebbero sembrare di poco conto; se ci ricordiamo, però, che anche dalla combustione inadeguata della plastica si generano le “diossine” che, come è noto a tutti, sono dei potenti cancerogeni, il problema diventa serio e certamente da non trascurare.
Quell’attenzione in più richiesta da noi Cittadini, qualora dovesse essere concessa dalle SS.LL. , porterà ad una rinnovata fiducia nelle Istituzioni impegnate al rispetto della Legalità e della Salute del nostro territorio.
Fiduciosi porgiamo distinti saluti.