Al Presidente del Consiglio dei Ministri avv. Antonio Conte
Al Ministro degli Esteri on. Luigi Di Maio
Al Commissario prefettizio del Comune di Veglie
OGGETTO: assegniamo il premio Nobel per la medicina a Li Wenliang
Li Wenliang, l’oculista cinese che per primo nel mondo diede l’allarme sulla diffusione del coronavirus, a parere dello scrivente dovrebbe essere premiato con il premio Nobel per la medicina, anche se è deceduto proprio a causa dell’infezione contratta durante l’esercizio della sua professione.
ChissĂ quanti morti ci sarebbero stati se il dr. Li Wenliang non avesse comunicato all’Organizzazione mondiale della sanitĂ la sua scoperta. Sicuramente ci sarebbero stati migliaia di focolai difficilmente controllabili; adesso l’Italia sarebbe stata una grande Lombardia. L’oculista cinese, nell’esercizio della sua professione, si accorse che qualcosa non quadrava in quanto aveva osservato che molti suoi concittadini si ammalavano di congiuntivite. Da ciĂ² ipotizzĂ² la presenza del coronavirus nonostante il governo cinese conoscesse la veritĂ da parecchi mesi ed ha permesso che il focolaio cinese si propagasse in tutto il mondo.
Oltre al premio Nobel per la medicina propongo che ogni Comune italiano gli intitoli una via in segno di riconoscimento per aver salvato migliaia di vite umane.
Si pregano gli Organi in indirizzo di sollecitare l’Istituto Karolinska a prendere in considerazione l’assegnazione al medico cinese del massimo riconoscimento onorifico per l’intuito avuto nel riconoscere la presenza del coronavirus.
Veglie, 19-7-2020
Dr. Pietro CALCAGNILE