Il passato non si può cambiare, ma si può scegliere come vivere il presente e provare a migliorare il futuro.
Il desiderio di far continuare a vivere il ricordo di RAFFAELE ALEMANNO “valorizzando”, al contempo, la sua assenza.
Come usiamo dire al SERMIG “È la luce che annulla il buio”.
Saremo lieti di condividere con voi questo momento di profonda emozione.
L’idea di scrivere un testo che ricordasse Raffaele è nata da una necessità della famiglia Alemanno di far risuonare, per sempre, le storie che hanno caratterizzato la vita e l’esistenza di un uomo tanto straordinario.
Ad un anno dalla sua morte, infatti, la sua presenza continuava a farsi sentire forte tra le persone che lo avevano incrociato e così, spinti dal desiderio di far conoscere più a fondo le tappe e gli incontri della sua vita, la moglie Giovanna ed i figli hanno deciso di far scrivere un testo che riguardasse le sue vicende ed il suo essere unico e fondamentale.
Ad occuparsi della raccolta del materiale e della scrittura del testo è stata la scrittrice vegliese Benedetta pati che, già un anno prima, si era impegnata nella redazione della biografia dell’imprenditore Leonzio Quarta – “Io, Leonzio – Storie e cunti di chi ha vinto la fortuna”.
Le modalità utilizzate per la composizione di questa seconda opera sono state le stesse della precedente, con la differenza che le testimonianze ascoltate e scritte non erano del diretto interessato ma di amici e parenti che, pazientemente, hanno donato il loro tempo e le loro emozioni all’autrice la quale, con un registratore portatile ed un quaderno, ha raccolto storie e speranze del protagonista filtrate dalla voce di chi lo ha ben conosciuto.
“E’ stata un’esperienza tanto forte quanto formativa – spiega la scrittrice – non conoscevo Raffaele se non attraverso i tristi fatti di cronaca degli ultimi tempi eppure, sin dal primo incontro con sua moglie, mi è sembrato che lui in qualche modo facesse parte della mia vita. Della nostra vita. Con il tempo e grazie alla pazienza di Giovanna, di Francesco e Michele e della nuora Ludovica, ho imparato a conoscere il suo modo di fare, le sue gioie e le sue debolezze e mi sono affezionata a lui come se lo avessi sempre conosciuto. Anche il momento della scrittura è stato intenso, non è facile scrivere di chi non c’è più ma nel suo caso, sempre con il sostegno immancabile della famiglia e dei conoscenti, è stato come un flusso di pensieri che da soli venivano fuori. Mi spiace non essere riuscita ad ascoltare ogni singola persona che avesse delle storie da raccontare su Raffaele e mi rendo conto che in una situazione come questa ognuno voglia “metterci del proprio”, tuttavia anche la selezione fatta è stata una scelta mirata a raccontare di lui, attraverso gli altri, della persona che era e dei tratti salienti che lo hanno reso, in terra ed in cielo, così insostituibile”.
Per l’occasione sarà presente Veronica Rollo, curatrice della postfazione del libro, che racconterà la sua relazione con la famiglia Alemanno nata, soprattutto, dopo la scomparsa di Raffaele.
Nel corso dell’evento ci saranno interventi musicali tratti dal repertorio di Fabrizio de Andrè, letture del libro a cura dei familiari del protagonista, diretta facebook per consentire a chi non potrà partecipare fisicamente di esserci e, in chiusura, taglio della torta per ricordare Raffaele Alemanno proprio nel giorno del suo compleanno: il 22 settembre.
Appuntamento al 22 settembre, ore 19.30, auditorium Parrocchia S. Antonio Abate – Via Suor Teresa Piazzolla – VEGLIE
A fine serata sarà possibile acquistare una copia del libro “Una vita tra le vite”. Con il ricavato daremo la possibilità a FRANCESCO MUSARDO, messo a dura prova dalla vita troppo presto, di sostenere delle costosissime cure.