Come da convocazione del Sindaco Claudio Paladini, su richiesta dei consiglieri di minoranza, stamattina alle 11.30 si è riunito in modalità telematica il tavolo tecnico-politico in merito all’Emergenza Covid-19 nel nostro paese. All’incontro era presente il sindaco Paladini per la maggioranza e i consiglieri Cipolla e Fai incaricati dalla minoranza.
Il sindaco si è reso subito disponibile a valutare le istanze avanzate con la nota già inviata in data 9 novembre. A partire da questa disponibilità si è concordato un aggiornamento settimanalmente (ma anche più di frequente qualora le condizioni dovessero renderlo necessario) a partire da mercoledì prossimo 18 novembre. In questa data all’incontro parteciperanno i medici condotti che esercitano le loro funzioni nel nostro Comune. Con loro si cercherà di capire se esistono criticità da affrontare, limiti del tracciamento di fronte ai quali sia possibile un intervento condiviso, ma soprattutto si proverà a costruire una sinergia che produca risultati importanti per la valutazione della situazione cogente.
È stato sottolineato e condiviso quanto sia importante in questo periodo che i cittadini ricevano comunicazioni periodiche ed incisive che mettano a fuoco l’entità dell’emergenza che stiamo vivendo, onde evitare il reiterarsi di atteggiamenti di sottovalutazione generalizzati e pericolosi. A partire da questo si è convenuto circa la necessità di una campagna comunicativa efficace ad opera di tutta l’amministrazione, attraverso l’utilizzo di tutti gli strumenti a disposizione.
Una delle questioni più importanti che sono state poste sul tavolo è il controllo del territorio ad opera delle forze di polizia. In tal senso è stato comunicato dal Sindaco che ogni sera a partire dalle ore 22.00 sul nostro territorio è previsto un controllo aggiuntivo di una pattuglia della Guardia di Finanza, che pattuglierà il nostro Comune in sinergia con il corpo dei Carabinieri. Si è convenuto che i luoghi problematici sono circoscritti e che andranno presidiati anche e soprattutto di giorno per evitare assembramenti e il mancato rispetto delle norme sanitarie. A questo è preposto il corpo dei Vigili Urbani il cui difficile lavoro andrà rafforzato per mitigare i rischi di assembramento e il mancato rispetto delle norme previste.
A fine incontro è stato consegnato al sindaco un documento frutto del lavoro di confronto tra i consiglieri di minoranza e della attività collaborativa di tanti cittadini. Tutte le proposte inserite in esso saranno oggetto di riflessione e analisi per comprenderne insieme l’effettiva realizzabilità.
Si rimarrà sempre a disposizione della comunità tutta per eventuali nuove idee e collaborazioni che dovessero giungere nelle prossime settimane.
I consiglieri di Minoranza
Giovanni Carlà
Angelo Cipolla
Fernando Fai
Giuseppe Landolfo
Luigi Spagnolo
Di seguito il documento consegnato a fine incontro: (leggi pdf)
PROPOSTE PER EMERGENZA Covid-19
La situazione che stiamo vivendo nella nostra Veglie impone che tutti gli amministratori insieme producano un piano tempestivo, chiaro, efficace e coraggioso.
È necessario che si attui un patto con la cittadinanza, un percorso da fare con tutti i vegliesi, che segni la strada da percorrere, le regole da seguire per riuscire a convivere con il virus e proteggere ciascuno fino all’arrivo di nuove speranze.
La gestione del Covid da parte dell’amministrazione comunale in questa seconda ondata non può prescindere da almeno tre fattori:
1. attenta analisi dei dati (medici e pediatri di base, comunicazioni ufficiali ASL e Regione)
2. scrupolosa valutazione della realtà economico-sociale
3. approfondimento di strumenti economici e legali allo scopo
Diventa quindi di vitale importanza essere attenti, precisi e costanti soprattutto nella comunicazione affinché i cittadini si sentano accompagnati, stimolati e seguiti. Si tratta di essere presenti ed incisivi cercando di arrivare a tutti i vegliesi con i più diversi mezzi. Alcune proposte in tal senso potrebbero essere queste: a. l’utilizzo di una macchina con megafono per invitare a non uscire di casa ed a rispettare le norme di sicurezza; b. la stesura di un vademecum da distribuire a tutte le famiglie dove vengano riportati tutti i numeri utili e i servizi attivi sul territorio; c. la registrazione di video-messaggi che accompagnino il percorso con costanza e attenzione.
Bisognerà puntare soprattutto sui seguenti aspetti
1. OSSERVANZA DELLE NORME SANITARIE
– Distanziamento
– Utilizzo delle mascherine
– Norme igieniche
– Divieto di assembramento
– Autoregolamentazione (es. quarantena volontaria)
Queste norme vanno fatte rispettare, attraverso il controllo del territorio, applicando rigidamente le sanzioni previste dalla legge. Perché purtroppo il buon senso di ciascuno non basta (più).
2. TRACCIAMENTO
Il tracciamento dei contatti diventa fondamentale per la sicurezza del cittadino, per la gestione della vita quotidiana e della salute pubblica.
Il Sindaco ha gli strumenti per potersi muovere autonomamente, in collaborazione con l’Asl di riferimento, con la Regione e con i medici di base al fine di strutturare un piano efficace per il tracciamento territoriale. Questo permetterà di conoscere in tempo reale l’evolvere della situazione ed essere tempestivi nella risposta. Bisogna evitare che il malato vada in ospedale.
In questo senso ci si potrebbe avvalere anche della collaborazione di alcuni medici neoabilitati nostri compaesani che potrebbero sostenere lo sforzo dei medici di base nel lavoro di tracciamento.
3. POSSIBILI INTERVENTI
Individuare in primis alcuni importanti interventi:
– Salvaguardare il diritto all’istruzione e quindi dare la possibilità a tutti di accedere a scuola. Questo potrà essere fatto attraverso il tracciamento di studenti, docenti e personale ata, nel caso in cui si verifichino delle situazioni di positività. Come avvenuto per l’Asl di Brindisi nel comune di San Michele Salentino che nella giornata di mercoledì 11 novembre ha attivato un monitoraggio di 500 persone.
– Controllo del territorio (soprattutto nei supermercati, nei locali aperti, nei pressi delle scuole, nelle vicinanze di Studi medici e laboratori e davanti all’ufficio postale) attraverso vigili, carabinieri e protezione civile (valutare la possibilità di chiedere un servizio volontario a vigili, carabinieri e poliziotti in pensione).
– Accesso allo screening in tempi rapidi e con modalità non onerose, valutando una compartecipazione del Comune nelle spese per l’effettuazione dei tamponi anche presso strutture private accreditate.
– Accordo con i medici di famiglia perché possano fare tamponi rapidi e/o sierologici ai propri pazienti fornendo loro, se necessario, strutture adeguate per eseguire tali operazioni.
– Interlocuzione con Asl e Regione per eventuali interventi di tracciamento.
– Studiare un piano di assistenza domiciliare che accompagni e supporti il malato nel periodo di malattia ed eventuale quarantena, con potenziamento servizio USCA (Unità speciali di Continuità Assistenziale) in collaborazione con il medico di base. Passaggio fondamentale affinché il malato venga assistito nella propria abitazione anziché andare in ospedale. Il 95% dei malati Covid può essere curato a casa. Per questo sarebbe necessario fornire ai malati i saturimetri e potenziare le cure di ossigenoterapia domiciliare.
– Istituzione di un numero telefonico che possa intercettare i bisogni di tutti coloro che vogliono chiedere un aiuto. Il servizio dovrà fornire le prime indicazioni al richiedente, indirizzarlo e accompagnarlo nella ricerca di soluzioni ai propri problemi, mettendolo in contatto con i vari servizi attivi sul territorio (consegna spesa, consegna medicinali, assistenza domiciliare…).
– Valutare, in sinergia con gruppi presenti sul territorio, possibili interventi nei confronti dei disabili sottoposti in questo particolare momento ad ulteriore solitudine.
– Realizzare un piano di recupero dei farmaci presso la Farmacia dell’Ospedale di Campi Salentina per gli immunodepressi di Veglie che in questa maniera potranno essere raggiunti direttamente a casa. Si potrebbe creare una sinergia con Protezione Civile.
– Molto utile potrebbe essere l’iniziativa “adotta un vicino”. Una proposta alla portata di tutti, perché tutti abbiamo un vicino che può avere bisogno di aiuto. Allora apriamo le nostre porte e cerchiamo di aiutare persone vicine a noi.
– Strutture turistiche come residenza Covid: Una proposta da fare a quanti hanno disponibilità di stanze, appartamenti e case, affinché le stesse vengano messe a disposizione di concittadini che non avrebbero la possibilità di vivere l’isolamento nelle proprie abitazioni. Il Comune potrebbe eventualmente sostenere i costi della sanificazione.
– Attenzione a poveri e stranieri indigenti del nostro territorio in collaborazione con Caritas.
PER CONCLUDERE
Il periodo che viviamo tuttavia non produce solo problemi di natura sanitaria. Il blocco o il rallentamento delle attività economiche ha già creato delle ferite sociali non indifferenti.
Bisognerà immaginare delle attività di promozione delle realtà commerciali vegliesi, segnatamente quelle che non rientrano nella tipologia di acquisti prevista dagli aiuti espressi sotto forma di buoni. Le spese per le luminarie natalizie (che verosimilmente non vedremo per le ragioni che ciascuno di noi conosce) potrebbero essere utilizzate per il sostegno ai nostri commercianti ad esempio attraverso la creazione di una piattaforma di vendita online.
Si potrebbe immaginare un sostegno all’Agricoltura attraverso la predisposizione di uno strumento che possa creare ordini diretti agli agricoltori.
Pare che questa nuova fase dell’epidemia sia contraddistinta dall’Io anziché dal Noi. Invece diventa fondamentale riscoprire il senso di comunità. Diventa determinante far capire l’importanza che ogni singola persona ha per l’altro. A partire dalla responsabilità individuale nella tutela della salute propria e altrui. Bisognerà capire che si vince tutti insieme.