VEGLIE – Un cartello per la sosta riservata ai disabili scatena una vera e propria, battaglia legale, a Veglie. Da un lato un istituto scolastico, dall’altro i genitori di una piccola alunna affetta da gravi disabilità.
Nel mezzo, circolari, lettere e sopralluoghi tecnici. Casus belli, il parcheggio all’interno del cortile dell’istituto scolastico II Polo “Marconi” che si affaccia a via Santo Spirito dove, fino a qualche tempo fa, Stefania Rapanà, insegnante proprio in quella scuola, o il marito, Cosimo Verdesca, madre e padre di un’alunna disabile che frequenta lo stesso plesso, lasciavano la propria auto, certi di non creare problemi di sorta essendo stato affisso regolare cartello. «Che poi però è stato tolto dalla direzione didattica per motivi di sicurezza – spiega Cosimo Verdesca — con grande pregiudizio non solo per me o mia figlia, ma anche per chi in futuro dovesse avere bisogno di quel posto auto». Tutto è iniziato il 5 novembre quando è stata emanata una circolare dalla scuola – aggiunge l’uoche, riportava il divieto di paratrio, da dove peraltro non escono gli studenti, considerato che a loro è riservato l’ingresso da Da lì, una richiesta di motivazioni e il via a uno scambio di lettere, culminato dapprima, nell’appello per un intervento dell’architetto responsabile della sicurezza per la “Marconi”, poi in una missiva all’allora sindaco Sandro Aprile. La situazione sembrava risolta, entrambi ci hanno garantito che sarebbero state realizzate apposite strisce a corredo del cartello – continua ma niente. Da lì abbiamo compreso che c’era necessità di rivolgersi ad un legale per sbrogliare la matassa dell’assurdo e a mio avviso inutile rimpallo di responsabilità, anche perché abbiamo ricevuto una . Assistito dall’avvocato Giovanni Gabellone, Cosimo Verdesca si è rivolto ad un tecnico esterno che valutasse lo stato dei luoghi e la sussistenza delle condizioni tali da far rimanere il cartello all’interno del cortile, con i diritti che ne scaturivano, ed è stato inoltre richiesto sopralluogo dei vigili del fuoco del comando provinciale di Lecce per la verifica dei requisiti di sicurezza. «Per quanto sopra a parere di questo comando – si legge nella relazione tecnica dei caschi rossi, firmata dal comandante Michele Angiuli — non sussistono motivazioni ostative, esclusivamente per quanto concerne la prevenzione incendi, alla realizzazione del parcheggio secondo la planimetria prodotta. Per quanto concerne la problematica che il cortile in oggetto sia individuato come area di soccorso per il caso di eventi calamitosi nel piano comunale di protezione civile, ogni valutazione in merito esula dalle competenze di questo comando poiché di competenza comunale o al più prefettizia”. Ultima parola inoltre, spetta al dirigente scolastico, Antonio Angelo De Stradis. Nel frattempo però, al posto del vecchio cartello, ne è stato apposto un altro di fermata temporanea che però «non è autorizzato dal sottoscritto responsabile — scrive in una nota del 15 gennaio scorso il comandante della polizia municipale di Veglie – trattandosi di area interna all’istituto».
Fabiana Pacella
[Tratto dal Nuovo Quotidiano di Puglia di Venerdì 18 Aprile 2014]