Ieri sera, nella sede locale del PD, i due candidati Pierluigi Bianco e Mariateresa Bardoscia hanno incontrato i militanti vegliesi. Assieme a loro Alfonso Rampino (coordinatore della campagna elettorale del PD leccese). “Il primo di una serie di incontri” – spiega Giovanni Caputo (coordinatore del PD vegliese) – “Abbiamo invitato coloro che militano per l’idea… a noi non importa il candidato per la poltrona ma quelli che vedono la politica come servizio”. A esordire è Rampino “Serve il coraggio di una nuova classe dirigente, un grande partito coniuga l’esperienza del passato con il dinamismo del futuro. Vogliamo riscrivere il modello di “fare politica”, pensare al partito-comunità e non al “partito-affari”. Questa è una campagna elettorale anomala, che non si vince in TV” – conclude Rampino.
La candidata Mariateresa Bardoscia, di Squinzano candidata al Senato, si definisce una “nativa democratica”, in quanto si è messa in discussione proprio dopo la nascita del PD. Bardoscia vede la politica come “cura della polis e volontariato … Dobbiamo dare una spinta affinché la politica si avvicini ai cittadini – continua la candidata – la politica del ventennale berlusconiano va archiviata, “rottamata”” – ironizza.
Pierluigi Bianco, di Surbo candidato alla Camera, cita Kennedy “Non chiederti cosa il tuo Paese può fare per te ma cosa tu puoi fare per il tuo paese”. “C‘è bisogno molto più di sinistra in questo partito. … C’è un sistema che incentiva la crisi economica, serve un’analisi seria del perchè ci troviamo in questa situazione – afferma Bianco indicando i suoi punti principali: lavoro, ricerca, imprese e giovani: “Abbiamo bisogno di valorizzare il lavoro, dobbiamo investire nella ricerca e incentivare le piccole medie imprese. Essere giovani è un falso pregio, perché da un lato ti consente di dire la tua, dall’altro ti scimmiottano”. A questo punto, Bianco approfondisce la sua opinione sugli altri candidati “Il nostro, è l’unico partito a fare campagna elettorale con l’intento di governare per cambiare; siamo gli unici a parlare di Europa, tutti gli altri sono nostri competitor a tutti gli effetti – continua – c’è una tendenza a far dimenticare quello che è stato fatto in questi anni, Monti e Berlusconi hanno dato modo alla finanza di condizionare la politica”. Infine, Bianco lancia un messaggio agli elettori degli altri schieramenti:“Votare PDL vuol dire votare Lega Nord”, “Non si può governare con un analisi tecnica” e per concludere parla agli elettori del partito “alla sinistra” del PD (in riferimento al partito di Ingroia): “Ingroia usa un linguaggio para berlusconiano… questa sinistra sta minando fortemente il dibattito pubblico. Non è sufficiente rifarsi a certi valori. … Votarli significa bloccare il parlamento.”.
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(Foto di Giorgio Cappello)