Gentile Redazione,
in occasione del settantesimo anniversario della Liberazione, cortesemente chiedo quanto prima la pubblicazione dell’elenco dei cittadini vegliesi che parteciparono alla Resistenza, gentilmente concessa da Pati Luceri, autore del volume “Partigiani e Deportati Deceduti di Lecce e Provincia nella Guerra di Liberazione contro il nazifascismo”, Grafiche Giorgiani, Castiglione (Le), 2014.
Distinti saluti.
Veglie, 19/4/2015
Dott. Fabio Coppola
ANTONUCCI EMILIO. Patriota. Nato a Veglie il 12 giugno 1922, da Salvatore e Strafella Immacolata. A riconoscimento della sua partecipazione alla Guerra di Liberazione contro la Germania, ha ricevuto un Diploma d’Onore.
ASCANIO GIUSEPPE. Deportato nei lager. Partigiano combattente ferito. Nato a Veglie il 28 dicembre 1920 da Luigi e Carrino Maria. Catturato l’8 settembre 1943 ed evaso l’8 agosto 1944. In Iugoslavia combatte nelle file della Div. Garibaldi – Brg. Italia- Btg. F.lli Bandiera, contro i nazifascisti, dal 15 ottobre 1944 fino all’11 maggio 1945. Ferito. Fornaio.
CAPOCCIA LUIGI. Partigiano. Nato a Veglie il 1 aprile 1921, da Giovanni e Casaluce Agata. Combatte dal 15 novembre 1943 nelle file della 1° Brg. partigiana, in Iugoslavia. Contadino.
NB. Sul foglio matricolare la qualifica di partigiano è stata depennata. (Perché?).
COPPOLA REMO. Partigiano. Nato a Veglie, il 1° gennaio 1923 da Giuseppe e Giovanna Potì. Combatte, nelle file del Gruppo Tale, a Roma, dal 1° aprile 1944 al 5 giugno dello stesso anno.
COSTA COSTANTINO. Partigiano caduto. Nasce a Veglie, il 21 marzo 1922, da Giovanni e Maria Addolorata De Blasi. Sfuggito al massacro di Cefalonia, collaborò con i partigiani greci. Fucilato per sentenza del tribunale SS., a Iraklion di Nea Monì, nei pressi di Atene, il 5 giugno 1944. Contadino.
DE MEDIO GIOVANNI. Partigiano combattente. Nato a Veglie, il 1° ottobre 1914, da Cosimo ed Angela Russo. Viene arrestato dai nazifascisti, l’8 settembre 1943, ma, riuscito a fuggire, combatte, nella Div. “Gramsci”, in Albania, a partire dal 15 novembre 1944 fino al 15 marzo 1945. Carrettiere.
DE PAOLIS VITO SALVATORE. Partigiano ferito e deportato nei lager. Nato a Veglie, il 25 luglio 1922, da Pietro e De Ferraris Giuseppa. Militare della Div. Acqui. Prigioniero dei Tedeschi, a partire dal 24 settembre, viene liberato dagli Alleati, il 15 maggio 1945. Contadino.
DE PASCALIS SAVERIO. Patriota. Nato a Veglie, il 5 maggio 1922, da Fiore ed Albano Cristina. Ha ricevuto un certificato di merito per aver partecipato alla Guerra di Liberazione contro le Forze armate tedesche, con la 227° Div. Alle dipendenze della 5° Armata Usa. Contadino.
FIORE GIOVANNI BATTISTA. Patriota. Nato a Veglie, il 2 marzo 1919, da Cosimo e Perrone Giuseppa. Decorato con Medaglia di Bronzo. Questa la motivazione: “In territorio occupato da truppe tedesche, agli ordini del Comando di stazione, concorreva, armato di solo moschetto, con una piccola formazione inglese ad attaccare una grossa pattuglia tedesca, superiore per mezzi e numero, asserragliatasi in una casa per ritardare l’avanzata delle truppe alleate. Benché ferito al braccio destro, continuava”. Contadino.
FRANCO VITO. Patriota. Nato a Veglie, il 9 febbraio 1924, da Vincenzo e Fiore Assunta. Decorato con Diploma di merito per la sua partecipazione alla Guerra di Liberazione contro il nazifascismo nelle file del 252° Gr. Salm. da comb., aggregato alla Va Armata degli Usa. Carrettiere.
GATTO GIUSEPPE. Partigiano. Nato a Veglie, il 10 febbraio 1920, da Lazzaro e Manco Teresa. Catturato in Albania e prigioniero dei nazisti dal 9 settembre 1943 al 5 ottobre 1944. Combatte, in Iugoslavia, militando nella Div. Garibaldi “Italia”, dal 30 ottobre 1944 all’8 maggio 1945. Carrettiere.
GENNACHI COSIMO. Patriota. Nato a Veglie, il 15 luglio 1916, da Nicola e Nestola Rosa. Decorato con Certificato di merito per la sia partecipazione alla Guerra di Liberazione contro il nazifascismo nelle file 406° Rgt. Lav. “Pionieri Italiani”, aggr. Alla Va Armata degli Usa. Carrettiere.
LILLO SALVATORE. Patriota caduto. Nato a Veglie, il 7 febbraio 1921, da Giuseppe e Vitrano Lucia. Deceduto, mentre apparteneva alla 1a cmp-1 Btg-226 Rgt Ftr., combattendo contro le truppe tedesche , in Albania, il 26 settembre 1943. Carrettiere.
MARTINA GIUSEPPE. Deportato nei lager. Nato a Veglie, il 10 febbraio 1921, da Giuseppe e Leccisi Maria. Catturato e prigioniero dei nazisti fin dal 17 settembre 1943, verrà consegnato alla Legione di Trieste. Allontanatosi dal reparto e datosi alla macchia il 21 ottobre del medesimo. Contadino.
MATTIA COSIMO. Partigiano. Nasce a Veglie, il 2 ottobre 1918, da Salvatore e Stefanizzi Caterina. Agricoltore. Milita nella Resistenza, in Piemonte, combattendo tra le file della 5a Div. Alpi.
MINETOLA FLAVIO, di Giacinto. Partigiano caduto. Nato a Veglie, il 30 marzo 1919. Sottotenente della Div. Acqui, viene fucilato, a 24 anni, dai Tedeschi a Cefalonia, il 24 settembre 1943.
PANZANARO COSIMO. Partigiano. Deportato nei lager. Nato a Veglie, il 9 dicembre 1922, da Bonaventura e Costa Giovanna. Già soldato della Div. Acqui, in Grecia, combatte, contro i nazifascisti, dal 9 fino al 23 settembre 1923, quando, catturato, per causa partigiana, viene tenuto prigioniero, in Germania, fino all’8 maggio 1945. Contadino.
SPANO DOMENICO. Partigiano combattente. Nato a Veglie, il 29 luglio 1914 da Giovanni e De Bartolomeo Giovanna. Domiciliato a Pisignano (Vernole). Combatte nelle file partigiane dell’EPLJ, in Iugoslavia, dal 13 novembre 1944 all’11 maggio 1945. Contadino.
DEPORTATI DECEDUTI NEI LAGER
ALBANO VITO SALVATORE. Deportato deceduto nei lager. Nato a Veglie, l’11 gennaio 1919, da Cosimo e Stefanizzi Natalizia. Catturato e prigioniero dei Tedeschi, sin dall’8 settembre 1943. Disperso nel 1944, dal lager 12A. Aveva il nr. di matricola 54097. Contadino.
CHIRIVI’ COSIMO. Deportato deceduto nei lager. Nato a Veglie, il 6 gennaio 1922. Catturato dai Tedeschi, mentre si trovava al 29° Rgt. Art. e deceduto nel campo di concentramento XIIIA, a Langquaid / Rottenburg an der Laaber (Germania), il 30 luglio 1945. Sepolto a Monaco di Baviera. Uno degli 800.000 italiani (fra civili e militari), che, dopo l’8 settembre 1943, essendosi rifiutato di aderire alla RSI, furono fatti prigionieri e deportati nei campi di concentramento tedeschi, dislocati nei territori del Terzo Reich. Il suo nr. di matr. era 12026. Contadino.
FORTE RAFFAELE. Deportato deceduto nei lager. Nato a Veglie, il 9 settembre 1919, da Giovanni e Calcagnile Giovanna. Catturato e prigioniero dei Tedeschi, a partire dal 9 settembre 1943. Disperso dal Campo di prigionia di Colfeld (Germania) nel 1944. Contadino.
LUPO GIOVANNI. Deportato deceduto nei lager. Nato l’8 giugno 1924, a Veglie, da Santo e Albanese Luisa. Deceduto il 29 febbraio 1944, in Germania, “per bombardamento aereo, in prigionia”. Sepolto ad Amburgo. Uno degli 800.000 italiani, (fra civili e militari), che, dopo l’8 settembre 1943, essendosi rifiutato di aderire alla RSI, furono fatti prigionieri e deportati nei campi di concentramento tedeschi, dislocati nei territori del Terzo Reich. Contadino.
VETERE GIOVANNI, di Francesco Salvatore. Deportato deceduto nei lager. Nato il 10 agosto 1920 a Veglie. Catturato il 9 settembre 1943 e deportato in Germania. Deceduto, il 3 agosto 1944 in Germania. Sepolto ad Amburgo. Uno degli 800.000 italiani, (fra civili e militari), che, dopo l’8 settembre 1943, essendosi rifiutato di aderire alla RSI, furono fatti prigionieri e deportati nei campi di concentramento tedeschi, dislocati nei territori del Terzo Reich. Carrettiere.
MANGIA ANGELO. Deportato deceduto nei lager. Nato a Veglie, il 17 aprile 1922, da Salvatore e Patera Giovanna. Catturato e prigioniero dei tedeschi. Già effettivo del 9° Rgt. Ftr. “Regina”. Dal 4° campo di Raccolta di Rodi Egeo, verrà imbarcato sulla nave Oria, per destinazione ignota. Troverà la morte in mare, per affondamento della medesima, l’11 febbraio 1944. Carrettiere.
ROBERTI ORONZO. Deportato deceduto nei lager. (Orion).
ZIMMARI SANTO. Deportato deceduto nei lager. Nato a Veglie, il 3 novembre 1915, da Salvatore e Malerba Giovanna. Catturato e prigioniero dei nazisti nelle isole del Mare Egeo ed imbarcato sulla nave Oria per essere deportato, in Germania, trova la morte, assieme ad altri 4000 soldati italiani, che si erano rifiutati di prestare giuramento agli ordini di Hitler e Mussolini, l’11 febbraio 1944, presso l’isola di Goidanos (Grecia). Meccanico.