DECORO AMBIENTALE

0
3

   Ritengo che, in un periodo che privilegia o dovrebbe privilegiare il rispetto dell’ambiente in tutte le sue forme,sia assolutamente intollerabile continuare a sopportare quello che da qualche anno avviene a Veglie e che, in occasione della festa patronale di San Giovanni Battista, si è ripetuto in forma massiva e virulenta. Mi riferisco, in particolare, alla continua esposizione da un balcone di Piazza Umberto I°, cuore storico del nostro paese, di manifesti e lenzuoli pieni di insulti e di invettive nei confronti di esponenti della burocrazia comunale o di amministratori comunali e di privati cittadini. Oltre ed al di là del merito di quanto scritto in essi,la legge prevede che ci si debba difendere attraverso i mezzi previsti dai testi legislativi

della Repubblica italiana e non attraverso il sistema barbarico e medievale  della esposizione alla gogna pubblica. Per cui appare del tutto stupefacente e di cattivo esempio il comportamento di chi, pur avendone i titoli e le prerogative, non interviene per far rispettare la legge; il muro delle civili abitazioni è pubblico e, se non si è chiesta una deroga specifica, esso è sottoposto alle sanzioni di cui all’art.663 c.p.. Si tratta di una semplice contravvenzione che non rovinerebbe la persona che si rende responsabile di simili atti, ma almeno darebbe l’esempio e farebbe sembrare vivo un ente pubblico che deve amministrare le ragioni di tutti senza eccezione alcuna. Infine, l’autorità comunale è pienamente legittimata a provvedere autonomamente alla defissione di quanto esposto senza autorizzazione alcuna. Concludo, sperando che quanto scritto possa servire a far agire chi di dovere per far terminare questa triste abitudine che non fa certo onore a Veglie, sottoponendola alla ilarità di chi ci passa o si trova a soggiornarvi per un breve periodo.

LORENZO CATAMO

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui