“Gente che ama la gente, gente che non ha rancore, che ha come valore la tua libertà … che non si arrende e non si arrenderà, che lotta sempre per la verità. E’ questo il popolo della libertà”. E’ con questo jingle che stasera è stato accolto Rocco Palese, candidato alla Camera, presso il parco giochi Alaska. Più di 200 i partecipanti all’incontro, organizzato da Valerio Armonico e il pdl vegliese.
Nel suo comizio, Palese, che crede nella vittoria “sono sicuro che vinceremo”, attacca direttamente il premier uscente Monti “La candidatura di Monti, nasce per avere una situazione ingarbugliata.”, si riferisce al fatto che l’ex premier, per 11 mesi si è impegnato a non candidarsi, ma non si spiega “perché c’è stato questo cambiamento”. Secondo Palese “per il bene del paese, dobbiamo completare il sistema bipolare. … Noi abbiamo bisogno di un premier con la schiena dritta.”. Si passa alle proposte, prima tra tutte l’urgenza di “costruire un paese funzionante. Altrimenti non avremo mai crescita”, si continua con “l’abbattimento della pressione fiscale e la defiscalizzazione delle assunzioni per i primi 5 anni”.
Alle 18.53, fa il suo ingresso Raffaele Fitto (candidato capolista del pdl alla Camera per la Puglia), seguito da Antonio Gabellone (presidente della Provincia di Lecce) e Roberto Marti (candidato alla Camera). Fitto crede che il pdl sia “nelle condizioni di vincere” – continua l’ex governatore della Regione Puglia – “Noi abbiamo delle proposte che sono realizzabili. Bersani parla di patrimoniale come se non gli bastasse l’IMU … per noi la prima casa non può essere tassata”. Passa a parlare di Europa “Noi vogliamo un governo che difenda gli interessi dell’Italia, che è uno dei principali contributori netti dell’UE.”. Fitto, vorrebbe che il voto di domenica prossima sia un voto utile, “la scelta è tra Berlusconi o Bersani” ma non gli altri partiti. “Votare Monti o Grillo, vuol dire una sconfitta. Quando domenica prossima calerà il sipario sugli spettacoli di Grillo, chiediamoci: chi siederà in parlamento? Il voto di protesta, porta in parlamento gente che non potrà fare nulla”. Infine, Fitto, paventa il rischio che qui in Puglia, a breve, si andrà a votare nuovamente; questo per la possibilità che il presidente Vendola decida di sciogliere la giunta regionale per andare in Parlamento.
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(Foto di G. Cappello)